60 anni da Come On: il primo, storico, singolo dei Rolling Stones

Sono passati 60 anni da quel 7 giugno 1963, giorno in cui i Rolling Stones si imposero sul mercato musicale, pubblicando il singolo Come On

Inizia la storia degli Stones
Dopo vari ripensamenti, “Come On” (una cover da Chuck Berry) fu scelto dai Rolling Stones e dalla casa discografica Decca come singolo di debutto del gruppo. Pubblicato il 7 giugno 1963, raggiunse la posizione numero 21 nella classifica dei singoli del Regno Unito. Mick Jagger, Keith Richards, Brian Jones, Bill Wyman e Charlie Watts salirono per la prima volta nella loro storia alla ribalta, prima europea e poi mondiale, grazie anche al lato B del 45 giri che contiene, invece, l’arrangiamento degli Stones di “I Want to Be Loved” di Willie Dixon, contrabbassista blues statunitense considerato una delle figure chiave nella nascita del Chicago Blues. Entrambe le canzoni furono registrate il 10 maggio 1963, ma non furono le uniche due: gli Stones registrarono anche “Love Potion No. 9” (scritta a quattro mani da Jerry Leiber and Mike Stoller e inizialmente fatta divenire famosa dai The Searchers) e “Pretty Thing” .
Una breve analisi del pezzo
Per l’autore Richie Unterberger, Come On risulta essere lontano dai migliori o tra i più riusciti singoli della carriera degli Stones. Ci dice addirittura che quando il gruppo si riunì per registrare il suo singolo di debutto nella primavera del 1963, non aveva ancora iniziato a scrivere il proprio materiale ed era principalmente preoccupato di trovare una canzone da coverizzare che riflettesse la sua emergente sensibilità blues-rock: un brano che fosse commerciale ma senza svendersi e fosse sufficientemente oscura da essere sconosciuta in Gran Bretagna e da non essere per caso coverizzata nello stesso periodo da un’altra band britannica. Era un’impresa ardua rientrare in tutte queste categorie, e forse si sarebbe potuta scegliere una canzone migliore di “Come On”, ma con una canzone di Chuck Berry si andava spesso a colpo sicuro, calcolando anche che è l’artista che i Rolling Stones hanno coverizzato di più nella loro storia. Tuttavia, non era certo la migliore canzone di Chuck Berry: essa era stata originariamente pubblicata su un singolo flop nel 1961, quando la carriera di Berry era in crisi a causa dei suoi conflitti con la legge. Nella sua forma originale, “Come On” era una tipica canzone di Berry: tra frustrazioni seriali e romanticismo, passando per le automobili e le telefonate. Era, però (e forse questo ha attirato Richards e soci) atipica in quanto presentava sia il sassofono che le voci femminili di accompagnamento. Nella versione coverizzata, i Rolling Stones accelerarono notevolmente il tempo, ponendo anche maggiore enfasi sugli accordi di chitarra fuori tempo e sull’armonica lamentosa. Se si ascolta con attenzione, in effetti, il ritmo si avvicina al reggae, forse riflettendo anche la loro inesperienza in studio. Sul ritornello, Mick Jagger era sostenuto da armoniche alte e, cosa inusuale, almeno alla luce di molti dei loro lavori successivi, cambiarono uno dei testi per renderlo meno controverso, sostituendo “some stupid guy” con “some stupid jerk”. Un cambio di tonalità verso l’alto è stato inserito nell’ultima strofa per aggiungere emozione. Il tutto dura un minuto e 45 secondi, lasciando l’impressione che la registrazione sia stata piuttosto frettolosa. Nonostante ciò, il brano risulta essere davvero molto buono, ma forse ha trovato gli Stones in uno stato d’animo più riservato e gioviale di quello che avrebbero avuto in tutti i singoli successivi. Fu l’inizio dell’ascesa, anche se, nonostante le numerose richieste del pubblico, il gruppo fu molto riluttante a suonare “Come On” dal vivo.

“Come On”: oggi
“Come On” è stata poi ri-pubblicata in diversi album compilation: More Hot Rocks (Big Hits & Fazed Cookies) nel 1972, Singles Collection: The London Years nel 1989 (per la prima volta assieme al suo lato B), Singles 1963-1965 nel 2004, Rolled Gold+: The Very Best of the Rolling Stones nella pubblicazione del 2007, GRRR! del 2012 e Stray Cats, un disco bonus disponibile solo sul Rolling Stones In Mono Box Set (insieme al suo lato B).
Una curiosità molto interessante è quella accaduta durante il concerto dei Rolling Stones il 6 giugno 2013 a Toronto, in Canada, nell’ambito del 50 & Counting Tour. Mick Jagger ha cantato alcune battute di “Come On” (con Charlie Watts alla batteria) dopo aver accennato al fatto che il singolo era stato pubblicato esattamente 50 anni fa, il giorno dopo quella sera. La particolarità e la rarità dell’esibizione sono tali che, dati alla mano, è stata la prima volta che la canzone fu ascoltata in qualsiasi veste durante un concerto dei Rolling Stones dal 1965. Scherzando, Jagger ha detto in quel frangente: “Non so se mi ricordo tutte le parole”.