Top e flop di Sanremo 2023
Si è conclusa con la vittoria di Marco Mengoni la 73esima rassegna del Festival di Sanremo: ecco i top e i flop di questa edizione.
La top five
Una vittoria meritata, quella di Marco Mengoni all’Ariston. Il cantautore di Ronciglione bissa il successo, dopo la vittoria di dieci anni fa con il tormentone L’essenziale. Due vite, il brano con il quale ha vinto quest’anno, è stata sempre stabilmente in prima posizione, fin dalla seconda serata (giorno in cui si è annunciata la prima, ufficiale, classifica generale). Mengoni ha fatto bottino pieno, aggiudicandosi anche la serata delle cover con una strepitosa Let It Be coadiuvato da un coro gospel. In questa speciale “corsa a cinque” (perché, rispetto agli anni scorsi, la finale è stata una volata a cinque e non a tre) spicca il nome di Lazza, secondo, che con Cenere ha acquisito notevole riscontro soprattutto nel televoto. In effetti dopo lo strapotere Mengoni (ha vinto addirittura con il 45,53% dei voti), Lazza è stato l’artista più votato (16,64%), a seguire Mr. Rain (che, alla fine, si è esibito senza il coro dei bambini) con un buon 14,43% e a chiudere il cerchio Ultimo (12,25%) e Tananai (11,15%).
Gli altri top
Ma oltre al vincitore (e agli altri quattro finalisti), chi, possiamo dire, si è distinto tra tutti e ventotto i concorrenti? Da un punto di vista strettamente spettacolare/teatrale, non possiamo non citare Rosa Chemical, che con la sua Made in Italy arriva ottavo ed è il vero leader della serata finale: si dimena sul palco, il brano lo sente molto proprio e alla fine chiama sul palco Fedez e lo bacia. Doveroso anche citare Colapesce e Dimartino, freschi vincitori del Premio della Critica con Splash e di quello Sala Stampa. Il miglior testo è, invece, andato a California e Fausto, in arte Coma_Cose, per il forte impatto del brano L’addio, un pezzo che narra delle difficoltà incontrate dalla coppia nei mesi passati e superate brillantemente (difatti, hanno annunciato sul palco che quest’anno si sposeranno). Da notare anche il premio IMAIE, per la miglior giovane interpretazione, andato ai Colla Zio con Non mi va: un pezzo fresco, che siamo contenti abbia ricevuto un riconoscimento.
I flop (almeno secondo noi)
Chi invece non ci ha proprio convinto o deluso? In primis non possiamo non citare Giorgia, fuori di un soffio dalla finale a cinque (si è posizionata sesta), ma con un brano, Parole dette male, che non rispecchia benissimo le sue ormai note doti canore: ci aspettavamo sicuramente di più. Nonostante in soli due anni Madame sia passata dalla ottava (Voce, presentata al Festival 2021) alla settima posizione (quest’anno con Il bene nel male), non ci ha fatto particolarmente restare a bocca aperta: l’autotune regna sovrano nei suoi brani e riteniamo che Il bene nel male, per struttura e arrangiamento, non sia un pezzo azzeccatissimo. Il dodicesimo posto di Gianluca Grignani, crediamo, non giustifica un Festival da bocciatura, nonostante un testo molto sentito e avremmo preferito, magari, sostituirlo con Ariete in Mare di guai, un brano che riteniamo sia stato decisamente poco preso in considerazione.