Cinque dischi (particolari) da regalare a Natale

Non necessariamente i migliori usciti quest’anno, ma sicuramente i più godibili e con un colpo d’occhio estetico da non sottovalutare per fare colpo sui parenti (e non) quando scarterete i regali.
Tutti in formato vinilico, ovviamente.
Porcupine Tree – In Absentia
Decisamente di livello è la cover di In Absentia, disco-cardine nella discografia dei Porcupine Tree. Internamente suona in modo eccelso, esternamente è il viaggio di un uomo presente e assente al tempo stesso. Un regalo da fare solo a chi conoscete veramente bene, perché merita i soldi spesi (non pochi!) soltanto per una persona che è un punto fisso della vostra vita. Trains e Prodigal saranno gli inni del 2023 a chiunque regalerete questo piccolo grande gioiello.

I Cani – Il sorprendente album d’esordio de I Cani
Difficilissimo (se non impossibile) da trovare nella sua prima versione. Il primo disco di Niccolò Contessa e soci è un must have vinilico da collezionare e custodire gelosamente. Già immaginiamo la meraviglia e lo stupore che aleggeranno attorno a colui che riceverà questo magnifico regalo: un vinile de I Cani, quasi da tenere all’interno del celofan per quanto sia prezioso. Hipsteria, Velleità, Perdona e dimentica, come anche Wes Anderson e Roma Nord sono ormai canzoni generazionali, che hanno segnato un’epoca. Statene pur certi, con questo regalone non farete affatto un buco nell’acqua.

Frank Sinatra – Ultimate Christmas
Lo sappiamo, molti a Natale non vogliono rischiare e sconfinare, musicalmente parlando, verso territori un po’ più inesplorati e difficoltosi. Per questo motivo un “usato sicuro” ma anche di certo gradimento è Ultimate Christmas di Frank Sinatra, un evergreen (no, non quello calcuttiano) natalizio da scartare il 25 mattina (o il 24 notte, se fate parte di quella cerchia temeraria) per metterlo su il 25 a pranzo e godervi un ottimo sottofondo musicale.

Black Country, New Road – Ants from Up There
Un’uscita del 2022 per chiudere in bellezza; con un regalo per palati sopraffini. Il nuovo, secondo, album dei Black Country, New Road, esclusivamente per chi ama l’alt rock anglosassone con un lieve (retro)gusto per melodie sghembe e elettroniche. La cover si presenta benissimo, con un aeroplano all’interno di una sacchettina per… aerei nei quali contenere liquidi o materiale infiammabile. L’album è un tripudio di sonorità incredibili, realizzate al massimo del loro livello, la vetta più alta mai raggiunta dai BC, NR; fino ad oggi.
Da regalare a chi conosce e apprezza già l’ambiente nominato in precedenza, ma se volete fare un azzardo potete pur sempre tentare la fortuna e, forse, essere ringraziati caldamente dopo che il destinatario del regalo ascolterà per la prima volta le note di Basketball Shoes.

Enzo Carella – Barbara e altri Carella
Un nome, un programma. O meglio, un manifesto programmatico. Dedicato a chi, malauguratamente, non conoscesse Enzo Carella (malissimo, recuperate subito). Un disco da regalare ad occhi chiusi, per un artista troppe volte snobbato o lasciato in secondo piano. Romano, classe 1952, pubblica il suo secondo album nel 1979. Se la prima edizione è difficile da reperire (anche nei negozi di dischi), potete accaparrarvi comunque la prima ristampa originale dell’etichetta It. Barbara è una hit senza tempo ma anche Malamore non scherza. È un regalo che inizialmente farà ridere i più, ma è una carta (anzi, disco) da giocare con cautela: se non riuscite o non trovate la persona giusta per quest’anno, attendete l’anno prossimo. Enzo Carella sarà sempre lì ad attendervi.
