7 festival estivi a cui non potete proprio mancare

L’estate è ancora lunga, soprattutto quella musicale, a base di festival nostrani, che stanno facendo a gara per esibizioni esclusive dopo la pausa forzata di due anni causa Covid.
Questa nostra lista ne contiene sette, di cui cinque italiani, sparsi in giro per lo stivale, e due internazionali che non vi potete proprio perdere perché hanno una lineup da far girare la testa.
Spazio alla musica, spazio ai festival.
Partiamo.

Indigeno Fest
Un legame tra la terra siciliana e la natura, nel Golfo di Patti che, anno dopo anno, fin dalla sua fondazione nel 2014, ha portato nomi di altissimo livello alla manifestazione musicale. A Indiegeno fest, oltre alla buonissima musica, è possibile trascorrere una giornata sulla spiaggia di Patti Marina e ballare fino a notte fonda nel villaggio Indiegeno on the Beach, scoprire il borgo del centro storico di Patti dopo una visita guidata, provare il brivido di un volo in parapendio, fare un’escursione via mare o a piedi con guide esperte; immergersi nell’incanto della Riserva naturale di Marinello dove assistere a un secret concerti o lasciarsi catturare dalla musica e dal cielo che avvolge il Teatro Greco di Tindari. Ce n’è per tutti i gusti in questo festival multisensoriale e ricco di iniziative.
La lineup interessantissima vede avvicendarsi sul palco: Massimo Pericolo, De Leo, Psicologi, Venerus, Yuman, Bouganville, Max Gazzé e molti altri. Appuntamento dal 29 luglio al 4 agosto.

ToDays
Sul finire dell’estate, dal 26 al 28 agosto, in quel di Torino, tornano i ToDays. Per una tre giorni di festival, l’abbonamento viene un centinaio di euro, giustificati dalla presenza di Tash Sultana, Black Country, New Road, Primal Scream e Yard Act. Due le location per i concerti: sPazio 211 e l’ex fabbrica Incet, recuperata grazie ad un ampio intervento di riqualificazione e recupero urbano.
Spring Attitude
A Roma non c’è soltanto il Rock in Roma. A metà settembre, nei suggestivi studi di Cinecittà, arriva lo Spring Attitude. Una due giorni all’insegna della musica alt-rock-indie-pop, con grandi nomi: Nu Genea, Ditonellapiaga, Fulminacci, Iosonouncane. Appuntamento 16-17 settembre, ma se non state nella pelle e non volete attendere, l’11 c’è già un assaggio con Olafur Arnalds alla Cavea dell’Auditorium, in un concerto-evento imperdibile.

Locus
Uno dei festival con il cartellone più lungo dell’intero stivale. Si è partiti un mese fa con gli alt-J e si chiuderà a Bari con Willie Peyote a fine agosto. Il festival itinerante Locus prevede, oltre allo stage a Locorotondo (BA), anche musica nei dintorni (vedi Bari, Ostuni e Trani). Inizialmente concepito come un festival aperto alle sonorità più jazz e black music, si è imposto nel tempo come una manifestazione musicale molto eterogenea: quest’anno sul palco abbiamo Paolo Nutini, Brunori Sas, Populous, Kings of Convenience, solo per citarne alcuni.
Imperdibile.
NXT
A Bergamo centro un festival che dura fino al 30 settembre. È la cultura a vincere, perché in programma ci sono circa 100 spettacoli tra musica, comicità e presentazioni editoriali. Sul palco saranno presenti nelle varie settimane i Tre Allegri Ragazzi Morti, Fulminacci, La Rappresentante di lista, Rancore, Rovere, Tananai. Chiudendo in bellezza il 10 settembre con il concerto gratuito di Ditonellapiaga.
Un must per chi è nelle vicinanze.

Lowlands
Ecco il primo dei due festival internazionali a cui non potete mancare. Vi consigliamo il Lowlands nella sua versione olandese. In Olanda, infatti, saliranno sul palco, in soli tre giorni, dagli Arctic Monkeys a Stromae, dai Balthazar ai Bring Me The Horizon, passando per i Glass Animals, James Blake, Liam Gallagher, Lewis Capaldi… e tantissimi altri.
Appuntamento dal 19 al 21 agosto a Biddinghuizen, Paesi Bassi.
Sziget
Ce lo siamo riservato per ultimo, come ad un bis di un concerto. Lo Sziget in Ungheria di quest’anno è qualcosa di clamoroso e vi spieghiamo il perché. Praticamente sold out da mesi, nell’isola principale di Budapest la festa inizia il 10 agosto e dura sino al 15, con una lineup da far girare la testa: Dua Lipa, Tame Impala, Kings of Leon, Bastille, Sam Fender, Steve Aoki, Woodkid, Milky Chance e la band irlandese rivelazione dell’anno: i Fontaines D.C.
Inutile dire che consigliamo il campeggio per tutti e cinque i giorni in quel di Budapest: l’isola è attrezzatissima e l’esperienza è di quelle da fare almeno una volta nella vita.
