Il ritorno del Primo Maggio: recap e le parole dei protagonisti

Due giornate all’insegna della musica quelle del 30 aprile e del 1 maggio a Piazza San Giovanni. Finalmente è tornato il concertone in piazza e lo ha fatto nel migliore dei modi. Noi eravamo nel backstage: ecco com’è andata.
La conferenza stampa di presentazione
Il nostro racconto si apre con la conferenza stampa di presentazione: Ivana Galli (segretario generale della CGIL) è stata la prima a prendere la parola e ha immediatamente ribadito che nessuno si salva da solo e l’attenzione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere la stessa che riponiamo nei confronti dei giovani, il vero futuro della macchina produttiva di questo Paese.
Il Concertone del Primo Maggio è sì musica dal vivo e divertimento, ma anche ragionamento sul futuro del mondo del lavoro e proprio per questo motivo Daniela Fumarola della CISL ha aggiunto come sia ormai divenuto fondamentale avere una legge sulla discontinuità sul lavoro.
Obiettivo comune anche per Gino Castaldo, di RaiRadio2, con il quale ci siamo confrontati: per il conduttore radiofonico bisognerebbe “inondare il mondo di musica, poiché è sinonimo di pace. Invece di muovere guerre e mobilitare carri armati, la musica deve rappresentare la soluzione alla pace, perché apre a nuove percezioni del mondo”.
Importante anche l’apporto di Massimo Bonelli di iCompany, società che organizza e gestisce, da sette anni a questa parte, il Concertone: “Ci sono sentimenti contrastanti per il ritorno in Piazza: è sia bello, perché finalmente dopo tre anni solari si torna a San Giovanni ma, d’altro canto, c’è un’enorme responsabilità nel dover far passare un messaggio di pace.”
Alla conferenza non era presente Ambra, intervenuta telematicamente, ma che, invece, è stata la vera mattatrice del Primo Maggio.

Un racconto del Concertone
Un Concertone iniziato con molte emozioni, soprattutto quando sul palco sono saliti i Go_A, band ucraina che ha partecipato all’Eurovision Song Contest 2021. Il lungo applauso di Piazza San Giovanni è stato meritatissimo, così come anche il bel tributo dopo il loro passaggio nel backstage: hanno preferito non rilasciare interviste, ma non per questo non si sono fatti vedere. Si sono mischiati a fotografi e giornalisti, creando un tutt’uno inedito, ma molto originale e naturale. La loro terra, oggigiorno martoriata dalla pesante guerra, è divenuto simbolo di celebrazione per un Primo Maggio agrodolce, di tana libera tutti nei confronti delle restrizioni anti-Covid che ha fatto da contraltare alle preoccupazioni russo-ucraine.
Al termine di ogni esibizione, gli artisti si avvicendavano nel dietro le quinte, creando un turbinio di persone e emozioni che si spostavano attorno a loro: da Coez, che ha affermato che il Volume Tour “era ciò che serviva in questo momento per un ritorno graduale ma importante alla normalità” a La Rappresentante di Lista, queer pop band siciliana che durante le prove ha fatto salire giornalisti e fotografi sul palco, realizzando un miscuglio eterogeneo ma comunque ordinato che dava un bel colpo d’occhio.
Siamo riusciti a fare due chiacchiere anche con Valerio Lundini che ci ha detto il motivo del perché fosse in studio con il suo gruppo: i Vazzanikki.
“Stiamo provando cose vecchie, registrando pezzi che avevamo già scritto in passato ma che fino a poco tempo fa non avevamo tempo di registrare, sia a causa del mio programma… sia perché Andrea [Angelucci, il cantante, ndr.] è sempre molto impegnato… [ride, ndr.]. Il Concertone sarà un bel banco di prova per noi e per chi ci seguirà nel backstage abbiamo preparato anche una bella sorpresina” che si è rivelata essere un concerto inedito per noi del backstage dei Vazzanikki, che ci hanno deliziato con brani come Tappaboogie o La Droga No, vero tormentone del gruppo.
I tre talenti emergenti
È stato un concertone che ci ha fatto anche scoprire tre “nuovi” nomi nel panorama artistico-musicale italiano: si tratta di Giorginess, Mille e Mira, tre cantautrici molto diverse tra loro che hanno rappresentato le finali di 1MNext tutto al femminile. La prima, di Sondrio, è una cantautrice e chitarrista molto interessante, che recupera alcune sonorità indie rock per miscelarle in maniera vincente con del pop. Mille, invece, la vincitrice, è passata prima da X Factor con la sua ex band Moosek, per poi intraprendere una carriera da solista che le sta regalando molte gioie (a partire proprio dalla partecipazione e conseguente vittoria a 1MNext). Con Mira, cantautrice casertana, invece, siamo riusciti a parlare e ci ha confessato che era ancora molto elettrizzata per l’esibizione. “Non ho le giuste parole ora, solo tantissima felicità: è l’inizio di un sogno che sta diventando realtà!”.
È stato il vero Concertone della ripartenza e ci piacerebbe chiudere con le parole di Marco Mengoni: “È una ripartenza speciale in una piazza-simbolo del Concertone e dei suoi annessi valori”.
Che sia solo il primo concerto senza intoppi di una lunga serie: ne avevamo bisogno.