La serata delle cover: Sanremo 2022 entra nel vivo

La quarta serata di Sanremo, si sa, è sempre speciale. La vigilia della finale.
Un emozionante discorso di Maria Chiara Giannetta, co-conduttrice, e Lino Guanciale ci hanno fatto trascorrere una serata molto godibile e di buonissimo livello. Forse la migliore tra le quattro.
Gli artisti in gara si sono esibiti con delle cover di canzoni note del repertorio italiano e internazionale. Rivisitazioni ibride e inedite di brani anni ‘60-’70-’80-’90 che hanno portato un’interessante fisionomia di classifica (data per il 34% dal televoto, 33% dalla sala stampa e l’altro 33% per la demoscopica 1000).
Di seguito, il nostro recap.
Noemi – You Make Me Feel Like a Natural Woman (Aretha Franklin)
Sul palco si diverte ma non punge. La canzone è difficilmente interpretabile e forse non nelle sue corde. Il risultato è un arrangiamento molto buono ma una voce poco decisa.
Voto: 6
Giovanni Truppi – Nella mia ora di libertà (Fabrizio De André) con Vinicio Capossela e Mauro Pagani
L’interpretazione c’è e anche lo studio dietro il brano. Il duetto Truppi-Capossela funziona molto bene e l’armonica di Pagani rende tutto molto più magico.
Voto: 7
Yuman – My Way (Frank Sinatra) con Rita Marcotulli
Una voce probabilmente inadatta per coverizzare un mostro sacro come Frank Sinatra. Nel complesso non sfigura, ma una voce non piena che canta My Way offre un’impressione sempre un po’ differente e poco convincente del pezzo.
Voto: 6,5

Le Vibrazioni – Live and Let Die (Paul McCartney) con Sophie and the Giants
Bell’arrangiamento: la voce di Sophie è una certezza, quella di Sarcina un po’ meno. Nel complesso una buona prestazione, ma dà poche emozioni.
Voto: 7-
Sangiovanni – A muso duro (Pierangelo Bertoli) con Fiorella Mannoia
L’accoppiata funziona molto bene. La canzone è un inno ed entrambi la interpretano molto bene. La scelta è, quindi, vincente.
Voto: 7
Emma – Baby One More Time (Britney Spears) con Francesca Michielin
In questa performance escono molto bene le doti canore della Michielin e meno quella di Emma, che, purtroppo, sembra dipendere molto dall’ospite scelta. In generale, l’esibizione e la scelta della canzone convincono, l’artista in gara meno.
Voto: 6,5

Gianni Morandi – Medley con Jovanotti
La strana coppia. Il duetto funziona, vince la serata delle cover ma il medley di canzoni di Jovanotti piace perché cantato quasi esclusivamente da… Jovanotti stesso. Gianni Morandi fa poco, però diverte e si diverte. Questo è l’importante.
Voto: 6,5
Elisa – What a Feeling (Irene Cara da Flashdance)
Perfezione vocale. Un’interpretazione molto coinvolgente, con standing ovation in galleria. Elisa è una delle migliori della serata e una delle principali candidate per la vittoria finale. E questa cover ne è un’ulteriore conferma.
Voto: 8
Achille Lauro – Sei bellissima (Loredana Bertè) con Loredana Bertè
Probabilmente la canzone sbagliata, per entrambi. Lauro non azzecca il pezzo, la Bertè non ci arriva più. Il risultato è mediocre e non convince, nonostante un arrangiamento dell’orchestra di altissimo livello. Peccato per l’occasione persa.
Voto: 5

Matteo Romano – Your Song (Elton John) con Malika Ayane
Prestazione, nel complesso, nella media. Leggermente anonima, ma, probabilmente, paga anche la poca esperienza di Matteo Romano. Malika Ayane fa il suo compito ma non dà molto di più.
Voto: 6,5
Irama – La mia storia tra le dita (Gianluca Grignani) con Gianluca Grignani
La canzone è conosciuta e Irama va sul sicuro. Bello il coinvolgimento col pubblico, ma vocalmente perdono un po’ entrambi. Sufficienza striminzita, ma soprattutto perché Irama sta facendo, nel complesso, un buon Festival.
Voto: 6-
Rettore e Ditonellapiaga – Nessuno mi può giudicare (Caterina Caselli)
Una buona interpretazione. Si nota una certa instabilità quando la Rettore incalza con il suo verso, mentre Ditonellapiaga è sicura di sé e mantiene bene la canzone e il palco.
Voto: 6,5

Iva Zanicchi – Canzone (di Don Backy e Detto Mariano nella versione di Milva)
In ricordo della grande Milva, una standing ovation meritata. Iva Zanicchi tira fuori una voce incredibile per un brano per nulla semplice. Il risultato è completo, emozionante e valido. Chapeau.
Voto: 7
Ana Mena – Medley con Rocco Hunt
Interpretazione anonima. Ana Mena con il suo compagno di successi Rocco Hunt non riescono a convincere, causa anche una scelta di brani non propriamente consona (soprattutto Se mi lasci non vale).
Voto: 5,5
La rappresentante di lista – Be My Baby (The Ronettes) con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra
Il collettivo miscela tanti stili e sonorità differenti ma funziona molto bene. Dall’elettronica solista di Cosmo ai cori di Margherita Vicario e Ginevra. Un esperimento riuscito.
Voto: 7

Massimo Ranieri – Anna verrà (Pino Daniele) con Nek
Il tributo è una bella celebrazione di Pino Daniele, ma nulla di più. Ranieri non osa e con lui nemmeno l’ospite Nek. L’esibizione è buona ma non trasmette molto.
Voto: 6+
Michele Bravi – Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi (Lucio Battisti)
Un’interpretazione che non dà molto: troppo sussurrata e poco cantata, non fanno di questa cover una delle più memorabili della serata. Al ritornello non esprime una piena vocalità ed è un vero peccato.
Voto: 5,5
Mahmood e Blanco – Il cielo in una stanza (Gino Paoli)
Una reinterpretazione molto bella e convincente. Slegata dall’originale ma comunque connessa idealmente. Da ascoltare almeno una volta: tra le più belle della serata.
Voto: 8

Rkomi – Medley di Vasco Rossi con Calibro 35
Dei musicisti fenomenali, i Calibro 35 portano la bella musica all’Ariston. Rkomi interpreta a modo suo un Vasco anni ’80 ma riesce ad interfacciarsi e a miscelarsi poco con gli altri componenti della band.
Voto: 6+
Aka 7even – Cambiare (Alex Baroni) con Arisa
Una bella sorpresa. Forse un po’ surclassato da Arisa, ma Aka 7even mostra delle ottime doti canore che gli valgono gli applausi per questa interpretazione.
Voto: 7
Highsnob e Hu – Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco) con Mr. Rain
Sempre molto difficile coverizzare un mostro sacro. Purtroppo probabilmente non hanno le voci giuste e l’uso di Mr. Rain all’inizio e alla fine del pezzo non è stata la trovata migliore. Le voci però ci sono e anche un po’ di sentimento.
Voto: 6

Dargen D’Amico – La bambola (Patty Pravo)
Una versione personale e rivisitata di un grande successo. Ottima orchestrazione. Dargen fa suo il brano e non delude le aspettative. Fa una caterva di punti al FantaSanremo.
Voto: 7
Giusy Ferreri – Io vivrò senza te (Lucio Battisti) con Andy dei Bluvertigo
Forse non la scelta migliore per una voce particolare come quella di Giusy Ferreri. Nel complesso un brano che riceve e raggiunge la sufficienza piena, complice anche un bell’assolo di sax.
Voto: 6
Fabrizio Moro – Uomini soli (Pooh)
Un’interpretazione poco coinvolgente. Un po’ troppo simile all’originale con una voce non propria per questo genere di altezze. Emozionante, comunque, il tributo a Stefano D’Orazio.
Voto: 5,5
Tananai – A far l’amore comincia tu (Raffaella Carrà) con Rosa Chemical
Non una esibizione memorabile. Poco preciso il cantato e l’extra beat di Rosa Chemical è un po’ fuori luogo.
Voto: 5