5 canzoni dedicate alla città di Roma

Dall’indie delle origini firmato Niccolò Contessa e Baustelle, fino a Motta e la dedica romantica dei Low: di seguito trovate cinque canzoni dedicate alla Città Eterna che vi faranno impazzire.
Tra i vicoli di Trastevere un sabato sera e il quartiere Parioli di differenze ce ne sono; eccome. Eppure stiamo parlando della stessa città, Roma. Una metropoli complessa, con mille sfaccettature diverse: dal centro alla periferia, tutte modalità differenti di un sentire e vivere la Città Eterna.
Un’unica amalgama: la musica. Abbiamo provato ad individuare, anche per mezzo dei quartieri d’appartenenza di alcuni artisti, cinque brani dedicati a Roma, allacciate le cinture e occhio al traffico: gireremo Roma in lungo e in largo.
Motta – Roma Stasera
Iniziamo con un brano potente, forte, evocativo. Roma Stasera di Motta è dove inizia il nostro viaggio, nel cuore della Capitale, a Trastevere, quartiere nel quale il cantautore toscano si è trasferito già da qualche anno. Nella sua casa di fronte ad un noto locale della movida romana, ha composto l’album La fine dei vent’anni e il brano Roma Stasera è perfetto per farci entrare nell’atmosfera.
“Ho piene le tasche di denti spezzati/Di sogni bruciati da questa città/Ma a me piace lo schifo, la puzza di gente/Raccontare le storie ai figli degli altri sarà divertente”.
È una visione di Roma disincantata quella narrata da Motta, la Roma dei sogni infranti, dei cuori spezzati a fin troppe persone passeggiando lungo il Tevere.
Ascoltare Roma Stasera all’Auditorium è un’esperienza catartica, da fare e consigliare almeno una volta nella vita.
I Cani – I pariolini di 18 anni
Il jingle ormai iconico prende vita nel quartiere Conca d’Oro-Montesacro, dove I Cani, ossia Niccolò Contessa, denuncia lo stile di vita sregolato dei nemici al di là della Città: gli abitanti giovani del quartiere Parioli, o, comunemente chiamati, i pariolini. Come se fossero e abitassero su un altro pianeta, i pariolini, soprattutto a 18 anni, sono soliti comprare e vendere cocaina, fare le aperte coi motorini e odiare tutte le guardie infami. Inoltre, precisa Contessa, per via del loro alto stile di vita e reddito quantomeno agiato, possono addirittura permettersi di essere “Animati da un generico quanto autentico fascismo, / Testimoniato ad esempio dagli adesivi sui caschi.”.
È evidente la contrapposizione forte, a tratti spiccatamente insanabile, non solo tra due quartieri e stili di vita divergenti, ma una forma mentis che si instilla nella tua mente fin dall’adolescenza (stiamo pur sempre parlando di neo-maggiorenni) e non ti lascia più.
Sembra quasi come se Contessa dicesse che Roma è quella che vive lui, nel suo quartiere, con le sue abitudini: gli altri sono il resto, un contorno sbiadito e poco inquadrabile.
Baustelle – Cinecittà
Il sussidiario illustrato della giovinezza è un album-culto per chiunque voglia scoprire i Baustelle e le loro meravigliose melodie. Qui ci troviamo a Cinecittà, quartiere periferico di Roma, noto soprattutto per i suoi studios cinematografici che in 80 anni di storia ha visto nascere più di 3.000 film, 51 dei quali hanno vinto la statuetta più importante: l’Oscar. Nel brano a due voci (Bianconi, Filippi) assistiamo ad un dialogo fra un giovane aspirante attore appena giunto a Roma per un provino di un film erotico e una produttrice cinematografica.
Quell’autentica genuinità condita da una perversione giovanile flebile ma sempre presente, fanno di Cinecittà un brano importante, poiché vengono concentrati in una canzone i toni immaginifici e goliardici tipici della commedia italiana, ma, al contempo, genera un paradosso: normalmente il fautore di una corruzione sessuale è un uomo ai danni di una giovane donna, mentre qui i ruoli sono rovesciati: ne diviene che la citazione a Io la conoscevo bene di Pietrangeli sia ossimorica, generando riflessione e sarcasmo al tempo stesso: “Lei mi fa male dentro come in quella scena di Pietrangeli/Dove la sera a Roma si muore d’amore”.
Colle der Fomento – Il cielo su Roma
Vivere e cantare del degrado urbano dal di dentro: è questo che si prefiggono di fare i Colle der Fomento, gruppo musicale hip hop fondato alla metà degli anni Novanta, fondamentale per qualsiasi ragazzo o ragazza cresciuti in ambienti difficili (e non solo). Perché può sembrare difficile da comprendere, ma Roma, se lo vuoi, ti accoglie e unisce, con la musica dei Colle der Fomento, da Rebibbia a quella Parioli tanto criticata da Contessa. Potrà essere accolta in modo diverso, ma la qualità prodotta è innegabile.
Il cielo su Roma, perciò, è un brano iconico, il simbolo di una fotografia di Roma, un’istantanea di fine anni Novanta-inizio Duemila. “La mia città grande quanto grande il mondo/A volte mi ci perdo, non la conosco fino in fondo/Eppure so quanto Roma capoccia è splendida al tramonto”. Da Roma Stasera di Motta a Trastevere a Roma Capoccia al tramonto in periferia: non c’è quartiere né zona che tenga, vivere Roma significa farlo di notte, quando c’è silenzio e vieni cullato da esso, non importa dove tu sia.
Un’interessante curiosità: il podcast di Poeti der Trullo (altro quartiere di Roma Sud) ha affidato ai Colle der Fomento l’intera colonna sonora del progetto, che ha messo loro a disposizione l’intero album Adversus. Per dire proprio come stili e esigenze diverse, a Roma, si mescolano indissolubilmente con la necessità di aiutarsi vicendevolmente.
Low – Rome (Always in the dark)
Concludiamo la nostra breve carrellata con un brano straniero, dei Low. Questa band americana è generalmente definita come il gruppo-simbolo dello slowcore, sottogenere in chiave minore e rallentata dell’alt-rock.
Il brano selezionato, dal titolo icastico, produce nel fruitore una sorta di piccolo timore interiore, coadiuvato anche dai ritmi blandi e distorti e un binomio basso-batteria molto potente.
Anche dai Low, Roma è vista al buio, nuda ma difficilmente inquadrabile. La cosa più visibile è l’incertezza e la caducità del tempo e le difficoltà a cui noi andiamo incontro rappresentano e descrivono perfettamente la vita quotidiana nella Città.
Una vena malinconica per una Città pronta sempre a darti qualcosa e che ad oggi cerca nuovo slancio e nuova linfa vitale per competere con uno sguardo attento al futuro.
Always In The Dark, perché è così che Roma mostra il suo lato migliore.