Intervista ai Ridillo: tra guerra di baci e medicinali della musica

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Daniele Bengi Benati dei Ridillo, gruppo funk-soul nato nel 1991 e affermatosi nel panorama musicale italiano grazie al loro mix di ironia, ritmo e gusto per la melodia. Tra i loro più grandi successi, si ricordano soprattutto Mangio amore e Figli di una buona stella, brano lanciato dal vivo durante l’apertura dei concerti degli Earth, Wind & Fire. Nel 2003 sono la band supporter nel live di James Brown in Italia, mentre l’anno dopo accompagnano Gianni Morandi nella trasmissione Stasera Gianni Morandi su Canale 5. Nel 2017, inoltre, i Ridillo sono la band live sul palco de La Fenice di Venezia per la serata finale del Premio Campiello. Quest’anno è uscito il loro decimo album di inediti dal titolo Pronti, Funky, Via!, il cui primo singolo estratto è Pianeta terra, un inno di pace e di amore verso lo straniero, contro ogni discriminazione e apprezzando tutte le diversità.
Innanzitutto, parliamo di “Pianeta terra”, com’è nato il brano?
La prima idea di “Pianeta terra” nasce nel ’98 e poi rimane lì ferma fino a metà dello scorso anno, quando decidiamo di ripescarla, per la sua metafora dell’incontro alieno, accomunabile al giorno d’oggi con l’incontro quotidiano con il nostro vicino straniero. Il nostro modo danzereccio, che può anche sembrare a tratti frivolo, in realtà vuole raccontare la necessità di essere un po’ più rilassati nella vita, scatenando una guerra di baci e trasmettendo solo pace e amore.
A quali artisti vi ispirate principalmente? Da cosa è composto il vostro retroterra musicale?
In tutti questi anni abbiamo avuto la fortuna di conoscere di persona quelli che potevano essere i nostri idoli musicali, eccetto Prince. Siamo stati fianco a fianco con gli Earth, Wind & Fire e con James Brown, avendo anche il piacere di suonare in apertura dei loro tour italiani. L’incontro con Gianni Morandi, di cui stiamo stati la band per circa 10 anni, ci ha poi permesso di maturare ancora e di farci una buona idea di come bisogna comportarsi sul palco, conoscendo meglio i tempi e i luoghi.
Chi sono i Ridillo? Come possiamo definire il vostro mood musicale?
I Ridillo sono un medicinale della musica. Se ascolti un album o vai a un concerto dei Ridillo alla fine ne esci che stai bene, puoi chiamarlo antidolorifico o puoi chiamarlo antidepressivo, ma la sostanza non cambia, in questo consiste il nostro mood.
27 anni dei Ridillo, qual è il vostro segreto?
In questi anni sicuramente ci siamo tolti anche delle soddisfazioni da solisti, ma quando si torna a fare i Ridillo lo si fa in armonia, seguendo tutti la stessa lunghezza d’onda e conoscendo tutti bene la nostra missione musicale.
Quale consiglio vi sentite di dare a una band emergente?
Tutte le band oggi lavorano più sui social, mentre io consiglierei loro di fare una buona dose di sala prove, confrontandosi l’un l’altro e sperimentando, accompagnando il tutto con una intensa gavetta dal vivo. Questo fa tanto, impari moltissimo e ti irrobustisci le spalle per poter poi salire sul palco e metterti in gioco, non catapultato all’improvviso, ma avendo percorso un cammino di crescita umana e musicale.
Avete in programma un tour per questa estate?
Sì, esatto. Abbiamo già fatto i primi test e devo dire che i pezzi funzionato bene anche nel live. Siamo abbastanza soddisfatti e avremo delle date anche in Svizzera. Per ora c’è molto nord Italia, ma stiamo definendo anche delle date nel centro e nel sud della nostra penisola.