La Cina ha di recente introdotto misure fortemente restrittive sui videogame online sotto i diciotto anni, nel tentativo di frenare l’eccesso di dipendenza dai videogiochi, un problema molto sentito in tutto il Paese per i più giovani, ma non solo.
Di seguito l’approfondimento dei nostri redattori, particolarmente coinvolti sull’argomento a ridosso delle festività natalizie tutte occidentali…

“Mi rivolgo ai miei coetanei: ’Alzi la mano chi non ha ricevuto un videogame a Natale’. Sicuramente lo abbiamo ricevuto in tanti, anche io ne ho avuto uno. Oggi i videogame sono il passatempo preferito dei giovani e sembra che nessuno voglia fare altro nei momenti di svago! In questo periodo di pandemia mi piace giocare con i miei amici online soprattutto perché non ci si può incontrare personalmente, è divertente darsi appuntamento ad una certa ora, collegarsi tutti insieme per giocare e farsi un sacco di risate. Ma purtroppo quello che avviene quasi sempre è che si esagera, noi bambini non siamo capaci di avere un controllo del tempo, che sembra volare quando ti stai divertendo, non riusciamo a smettere e puntualmente deve arrivare la minaccia del genitore oppure un lucchetto elettronico, insomma oggi come oggi i videogame sono una vera e propria droga elettronica così gli adulti sono costretti ad intervenire. In Cina è stato necessario un intervento da parte dello Stato dato che ci sono ragazzi che giocano anche 8 ore al giorno! I minori non potranno giocare più di 3 ore a settimana per frenare questa dipendenza che è diventato un problema molto diffuso nel paese. Prima per i minorenni per poter giocare bastava inserire una falsa identità ed il gioco era fatto ma ora i controlli sono diventati molto più serrati, adesso non si può più barare perché verrà istituita una verifica per l’identità con il riconoscimento facciale. Secondo me sono giusti tutti questi controlli per proteggere la salute dei più giovani. Noi non ci rendiamo conto dei danni che ci possono causare per esempio alla vista o perché ci fanno impigrire, poi visto che siamo sempre super impegnati ci rubano anche del tempo prezioso per fare altro, ad esempio leggere un bel libro e volare con la fantasia.
Anche se mi piace giocare con i videogame, riflettendoci bene mi sento più soddisfatto quando gioco all’aria aperta con mio fratello oppure quando faccio un bel giro in bici o quando ritrovo i miei amici del paese e corriamo tutti al campo sportivo per giocare una partita di pallone.”
Riccardo Necci
«Secondo me la Cina ha proibito l’uso elevato dei videogiochi per fermare la dipendenza che in questi ultimi anni è cresciuta molto col fatto che bisognava stare sempre chiusi in casa e l’unico modo per essere in contatto con i tuoi amici era online. I videogiochi secondo me sono un ottimo modo per divertirsi e passare il tempo, però se si gioca 8 o 9 ore al giorno inizia a essere esagerato. Secondo me questa legge della Cina ha influito molto su alcune persone che giocavano tutto il giorno e non vivevano di altro, adesso non hanno passioni all’infuori dei videogiochi che però possono usare solo un’ora e il resto del giorno non avendo passioni lo passano a fare niente. I bambini avendo fantasia possono trovare molti altri modi per divertirsi come giocare a calcio, leggere, inventarsi giochi e molte altre cose, ma questo i bambini di oggi non lo dimostrano e continuano a giocare solo ai videogiochi e la Cina vuole porre fine a questo problema. Secondo me la Cina è arrivata fino a tal punto grazie ai genitori che sono andati a lamentarsi di vedere i loro figli tutto il giorno davanti ai monitor e non hanno tutti i torti.»
Angelo Sciubba
«In Cina, secondo me, inserendo una legge sulle limitazioni dei videogiochi, sono stati un po’ troppo eccessivi, ma per arrivare ad una cosa del genere, chissà quanto tempo i minorenni stavano ai videogiochi!
Comunque, credo che non solo in Cina i minorenni giochino troppo online, ma anche qui in Italia. Ad esempio, ci sono alcuni miei compagni di classe che ci stanno troppo, addirittura tre ore al giorno! Credo che alcuni genitori non siano abbastanza attenti a limitare i videogiochi ai bambini. In effetti, esistono molti altri svaghi e molti altri modi di divertirsi e, in realtà, dopo un po’ che gioco al computer, mi annoio. I bambini e i ragazzi si potrebbero divertire anche con dei giochi da tavola o, se c’è il sole, potrebbero giocare all’aperto.
E’ anche divertente praticare sport che, non solo fa bene alla salute, ma può dare delle soddisfazioni!»
Vittorio del Sordo

«Penso che i videogiochi non siano salutari se ci si gioca troppo, per questo i cinesi hanno imposto un coprifuoco. Ogni persona deve essere libera di decidere a meno che non incida sulla salute degli altri. Sono d’accordo quindi sulla limitazione di determinate cose, come ad esempio l’obbligo di vaccino, perché mentre per i videogiochi ci va di mezzo la tua salute, se non ti vaccini metti in pericolo anche gli altri. Penso che i videogiochi siano molto divisivi perché grazie alle cuffie la gente preferisce parlare al computer o con una console piuttosto che vedersi e giocare. Trovo che sia molto più divertente calciare un pallone che giocare ai videogame. Secondo me gli adulti cinesi sono arrivati a questo per l’eccessivo utilizzo di videogiochi, che poi danneggia la salute. Esistono molte maniere per sostituire i videogames come il tennis, il calcio, oppure giochi di società da fare con gli amici.»
Riccardo Piccinini