La Sars Cov 2 ha causato la chiusura dei principali luoghi di cultura e intrattenimento

A causa della pandemia di SARS – CoV – 2 in seguito alla seconda ondata di contagi, lo scorso novembre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riaggiornato la chiusura, fino a data da destinarsi di teatri, cinema, musei, sale da concerto e altri luoghi culturali frequentati sovente anche da bambini e ragazzi.
Lorenzo e Vittorio hanno così commentato:
“Non mi piace non potere più andare al cinema, nei teatri, nei musei, ai concerti. Riempivano sabati e domeniche e imparavo divertendomi. Ho visto pittori come Basquiat o cartoni e film come “Un giorno di pioggia a New York “.
Però guardo le notizie dei telegiornali e vedo quanta poca gente si incontra per festeggiare a causa del virus, così penso che secondo me la chiusura di vari luoghi culturali, pur facendoci perdere spettacoli e film, ci sta aiutando molto dal momento che anche senza la folla di prima le persone andando ancora presso i musei e i teatri avrebbero potuto far peggiorare questa emergenza sanitaria, facendo precipitare l’attuale situazione in un’altra ancora più tragica. Nelle mie paure non vorrei che si arrivasse a superare la peste del trecento.”
Lorenzo Cifuni, 9 anni
“Il periodo che stiamo vivendo è molto particolare a causa del Covid-19 che ci ha obbligati ad evitare assembramenti per non far diffondere questo virus. Oltre alla chiusura dei negozi, centri commerciali, ristoranti e bar, sono stati chiusi anche luoghi di cultura come musei, teatri, mostre, cinema e sale da concerto. Di sicuro è un problema perché in questi luoghi di cultura si imparano molte cose interessanti. Inoltre credo anche che le persone che lavorano in questi posti avranno non poca difficoltà a far tornare il loro pubblico ma ciò che penso è che quando finalmente si riapriranno i musei e i teatri io, sicuramente, ci andrò.”
Vittorio del Sordo, 9 anni