Stati Uniti: Obama chiede più di 60 miliardi al Congresso per Sandy
La Casa Bianca ha chiesto venerdì al Congresso un aumento del budget di più di 60 miliardi di dollari in favore delle regioni del Nord Est degli Stati Uniti colpite e devastate nella fine del mese di ottobre dall’uragano Sandy. “Sandy diventerà senza dubbio la seconda o la terza catastrofe naturale più costosa della Storia degli Stati Uniti”, ha spiegato il direttore aggiunto dell’ ufficio della Casa Bianca, Jeffrey Zients, in una lettera indirizzata al Presidente della Camera dei rappresentanti, John Boehener.
“Il governo stima che le risorse federali supplementari sono necessarie per finanziare le operazioni di soccorso, di rimessa in atto delle protezioni”, contro future tempeste e effetti del cambiamento climatico, ha aggiunto Jeffrey Zients, evocando una somma totale di 60.4 miliardi di dollari. I governatori degli Stati di New York e del New Jersey, i più duramente colpiti dagli effetti di Sandy, hanno appoggiato questa richiesta.
Questa somma, se approvata dagli eletti, permetterà di “ricostrutire meglio e in maniera più solida di prima” le zone colpite, hannno assicurato questi governatori, Andrew Cumo per New York e Chris Christie per il “Garden State” ovvero il New Jersey, in un comunicato congiunto il 29 novembre, un mese esatto dopo il passaggio di Sandy. La stima in dollari delle conseguenze dell’uragano si aggira intorno a 80 miliardi di dollari. Il governatore del Connecticut chiese 3.2 miliardi al governo federale, dopo che Chris Christie propose la cifra di 36.2 miliardi e che Andrew Cuomo aumentò suggerendo la cifra di 41.9 miliardi di dollari.
Sandy ha provocato la morte di 110 persone e ha creato danni a centinaia di migliaia di abitazioni e di imprese, così come per le infrastrutture. Il Presidente democratico Barack Obama è effettivamente in trattativa per negoziare con i suoi avversari repubblicani, che dominano la Camera, un accordo per evitare l’entrata in vigore automatica il 2 gennaio del taglio delle spese e di una alta generalizzazione delle imposte, un muro budgettario che gli economisti temono possa provocare una ricaduta nella recessione.
I repubblicani rifiutano categoricamente un aumento delle imposte per i più ricchi, ed esigono tagli drastici nelle spese di fronte a un deficit che sorpassa i 1 000 miliardi lordi. Il capo della commissione della Camera incaricato di approvare le spese, il repubblicano Hal Rogers, ha promesso di esaminare approfonditamente la richiesta dell’esecutivo.
“E estremamente importante che il Congresso assuma le proprie responsabilità di fronte all persone e alle famiglie, imprese e collettività toccata dall’uragano Sandy”; ha affermato lo stesso Rogers. Ma ha anche notato che “Dobbiamo anche assicuraci che le vittime di questa tempesta possano beneficiare del migliore rendimento possibile del denaro speso, in questo periodo di budget ristretti”. Barack Obama aveva interrotto la sua campagna elettorale per quattro giorni durante il passaggio di Sandy e si recò successivamente nel New Jersey. Tornò il 15 novembre presso Staten Island a New York dove ha ripetuto che le forze federali ci saranno fino alla fine delle reicotruzioni.
Manuel Giannantonio
8 dicembre 2012