Gaza: oltre 100 vittime in sei giorni
Continua a crescere il numero delle vittime civili nella zona di Gaza, quest’oggi 21 nuove vittime hanno portato il tragico bilancio a crescere fino a quota 101 morti in sei giorni di scontri. La conta dei feriti è salita invece a oltre 850 civili. Nel frattempo mentre in Egitto continuano le trattative per cercare di trovare una soluzione diplomatica ed evitare un’ulteriore escalation di violenze continua senza sosta il botta e risposta: i razzi continuano ad arrivare dalla Striscia di Gaza mentre da Israele l’offensiva aerea si fa sempre più massiccia.
Basti pensare che solo nella giornata di oggi sono stati sparati 42 razzi da Gaza, di cui 19 sono stati intercettati dal sistema di difesa ‘Iron Dome’, che ricordiamo è di fabbricazione israeliana ma è stato finanziato dagli Usa e che interviene solo quando il sistema valuta che il razzo possa colpire aree abitate o centri industriali. Negli ultimi In 6 giorni sono stati lanciati 1.350 razzi: 640 hanno colpito il suo israeliano e 324 sono stati distrutti. Intanto le forze militari che si sono schierate sui confini con la Striscia di Gaza sono arrivate a 40.000 unità.
Il presidente americano, Barack Obama, ha chiamato quest’oggi il presidente egiziano Mohamed Morsi e il premier israeliano, Benyamin Netanyahu per cercare una soluzione diplomatica al conflitto. Al leader egiziano Obama ha chiesto di intervenire su Hamas per fermare il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza su Israele. Analoga richiesta è stata rivolta ai vertici israeliani.
Secondo la radio di Stato, Israele sarebbe intenzionato a chiedere un cessate il fuoco dalle 24 alle 48 ore per permettere a entrambe le parti di elaborare i termini di un accordo per una tregua, in questo caso, Israele potrebbe pensare ad un alleggerimento del suo blocco sulla Striscia di Gaza. È da notare che i media israeliani hanno rilevato che i lanci di razzi dalla Striscia sono quasi cessati all’incirca due ore e mezza prima della riunione del gabinetto ristretto.
Mentre quindi la possibilità di una tregua si fa più concreta il quotidiano Haaretz ha condotto un’indagine dalla quale è emerso che ben l’84% degli israeliani appoggia l’operazione in atto«Colonna di nuvola», contro un 12% che la rifiuta. A schierarsi per un attacco via terra su Gaza è solamente il 30% del campione di israeliani consultato dal giornale, mentre il 39% intende continuare solo con gli attacchi aerei.
Allarmante invece la posizione del figlio di Sharon, Gilad, che ha dichiarato che Gaza andrebbe rasa al suolo in quanto: “Gli americani non si sono fermati a Hiroshima; i giapponesi non si stavano arrendendo abbastanza in fretta, così hanno colpito anche Nagasaki”.
Enrico Ferdinandi
19 novembre 2012