Siria, Ban Ki Moon: ”verso la catastrofe”
Continuano i combattimenti al confine tra Siria e Turchia, e cresce la preoccupazione della comunità internazionale sui pericoli che potrebbero derivare da un conflitto tra i due paesi. Quest’oggi anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, durante il Forum mondiale per la democrazia di Strasburgo, è tornato a parlare dell’argomento ricordando che non solo “la situazione in Siria è drammaticamente peggiorata” ma che “pone seri rischi per la stabilità dei Paesi vicini e per l’intera regione”.
Non solo la Turchia, anche la i rapporti con il Libano sono molto tesi e fanno presagire venti di guerra che porterebbero la Siria a subire, afferma Ban Ki-Moon “una calamità regionale con ramificazioni globali”, per questo motivo il segretario generale dell’Onu ha invitato i Paesi donatori ad aumentare i fondi per far fronte al disastro umanitario in Siria.
Ban Ki-Moon ha poi parlato dell’emergenza umanitaria che sta colpendo la Siria, auspicando che per l’inverno, la comunità internazionale riesca a trovare un accordo per aiutare ulteriormente sia la popolazione siriana che gli oltre 300mila rifugiati riparati nei campi profughi allestiti nei Paesi vicini:“Con l’inverno alle porte, abbiamo bisogno di donatori che contribuiscano in modo più generoso nel rispondere ai crescenti bisogni del popolo siriano” .
Stamani dei bombardamenti governativi su varie località della Siria hanno causato nuove vittime tra i civili, tra le città più colpite, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, c’è quella di Karak al Sharki, nella provincia meridionale di Daraa, controllata dai ribelli, che da tre giorni è sottoposta a un assedio governativo e dove sono stati registrati fin ora 20 morti, tra i quali cinque miliziani ribelli.
Bombe anche su Aleppo, seconda città della Siria, dove le forze governative stanno cercando di riprendere il controllo.
Enrico Ferdinandi
8 ottobre 2012