Siria: 11 morti negli scontri ad Aleppo
Almeno 11 soldati sono stati uccisi sabato negli scontri tra ribelli e componenti dell’esercito nella regione di Aleppo, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo (OSDH). Almeno cinque ribelli sono morti negli scontri violentissimi che si svolgono da alcuni giorni nelle località di Orm e di Kafar, nell’Ovest della provincia di Aleppo. Degli attacchi ribelli sono stati scatenati contro alcuni posti di blocco a Abezmo, nella stressa zona dove una donna è morta sotto i bombardamenti.
Queste località attualmente colpite da ripetute violenze si trovano nella provincia di Aleppo nei pressi della frontiera con la Turchia. In questa zona, lo Stato non ha più giurisdizione tranne che nei posti di blocco dell’esercito e amministrativi, come affermato dal presidente dell’OSDH, Rami Abdel. Secondo lui, Il regime vuole a tutti i costi evitare che i ribelli riescano a collegare questa zona della provincia di Idleb con Aleppo, in quanto formerebbe una grande regione ribelle nella frontiera con la confinante Turchia, che sostiene la ribellione. Nella stessa città di Aleppo, potenti esplosioni dovute a spari di artiglieria hanno avuto luogo all’alba attraverso la metropoli del Nord e violenti scontri si sono successivamente succeduti.
Nella seconda città della Siria, teatro di uno scontro cruciale da due mesi , i quartieri di Katergi, Chaar, Sakhour, Hanano, Arkoub e Marjé, sono stati bombardati all’alba. Nel paese le forze della sicurezza hanno condotta un’ondata di arresti e di perquisizioni nelle località di Al Hara nella provincia su un largo numero di militanti. Ogni giorno, decine di persone vengono arrestate nella regione di Deera, bersaglio della rivolta contro il regime di Bachar Al Assad, cmoe affermato da Abdel Rahmane. Alcuni sono liberi ma non ci sono stime o effettivi numeri che chiariscono la reale quantità di soggetti che restano dietro le sbarre. Nella stessa regione, le forze del regime hanno incendiato alcune abitazioni a Heit, dopo aver assaltato e bombardato questa località, secondo la Commissione generale della rivoluzione siriana. Nei pressi di Damasco un disertore è stato ucciso nel corso di scontri che sono stati originati da un bombardamento. A Homs, terza città del paese in cui risiedono tutt’ora ribelli distribuiti in diversi quartieri, almeno un soldato ha trovato la morte in scontri avvenuti nei pressi della città antica.
Manuel Giannantonio
22 settembre 2012