Germania: la Merkel richiama all’ordine Hollande
La tensione è crescente tra Parigi e Berlino in attesa dell’incontro tra la cancelliera tedesca e il nuovo presidente francese Francois Hollande. La Merkel giovedi di fronte al Bundestag, ha confermato il proprio rifiuto di guidare l’Europa piena di deficit con politiche di finanziamenti e ai rischi legati a questa politica. “Una crescita delle riforme strutturali è importante e necessaria. Una crescita fatta di finanziamenti ci ricondurrebbe agli inizi della crisi. Non lo vogliamo e non lo faremo”, ha dichiarato la stessa Merkel ottenendo l’applauso dell’intero parlamento tedesco. Inoltre ha colto l’occasione per stimare che nel prossimo G8 negli Stati Uniti, previsto per i giorni del 18 e 19 maggio, aborderà le misure per il consolidamento delle finanze pubbliche, invece delle misure di crescita attualmente usate in Europa, sintetizzando “ sono le nostre strategie”.
Per la capitale tedesca la crescita deve basarsi sulla disciplina del budget. La Merkel ribadisce ormai da tempo che “ Non esiste una soluzione magica per uscire dalla crisi. Occorre una politica di piccoli passi successivi che mirano a ristabilire la fiducia necessaria. Tra le sue convinzioni più accese certamente vi è quella inerente ad una necessaria convinzione generale nel panorama europeo che uscire dalla crisi comporta dei tempi lunghi, e che occorre attaccarsi ai problemi essenziali di alcuni paesi europei. Queste parole sembrano essere indirizzate proprio a Francois Hollande. La cancelliera tedesca è convinta che il nuovo presidente socialista non abbia i mezzi e la capacità politica dimostrata nella campagna elettorale. La Germania e Berlino in particolare si augurano di poter contare su un alleato forte, sul quale poter appoggiarsi per affrontare la questione Europa. La Merkel certamente ha inflitto qualche colpo anche ai socialisti-democratici tedeschi. Incoraggiati e stimolati dalla vittoria della sinistra in Francia, il SPD è stato minuziosamente attento nel non attaccare la Merkel apertamente sulla sua politica di disciplina del budget, approvato dalla maggioranza del popolo tedesco, anche se i risultati della Grecia sembrano aver generato un cambiamento su questa questione.
Al fine di evitare i rischi di isolamento, la cancelliera cerca di alleare intorno alla Germania, l’Austria e l’Italia, un numero considerevole di paesi per ratificare rapidamente il “patto budget” senza ripiegare alla rinegoziazione reclamata dal presidente francese. La Merkel cimentata nella contro-offensiva non si è certamente fermata qui ma ha aperto un altro fronte, chiamando a rispettare il calendario del ritiro delle truppe dall’Afghanistan, fissate dall’Otan per la fine del 2014, mentre Hollande propone il ritiro anticipato. La cancelliera tedesca ha prontamente replicato “Siamo entrati insieme e usciremo insieme”.
Manuel Giannantonio
10 maggio 2012