Ancora paura in Francia: uomini incappucciati e colpi di Kalashnikov a Marsiglia
MARSIGLIA — Uomini incappucciati che sparano colpi di Kalashnikov verso il cielo scatenano il terrore in una Francia ancora scossa dagli ultimi attentati terroristici.
Questa volta sembra certo che Marsiglia si sia svegliata non in balìa di un attacco terroristico, bensì di un regolamento di conti tra bande rivali sul traffico di droga, da cui è scaturito lo scontro a fuoco.
Le Castellane, quartiere di Marsiglia, è stato completamente bloccato; evacuato anche un asilo.
Sul posto sono intervenuti un elicottero e circa quaranta agenti, tra questi anche le teste di cuoio del Gruppo di intervento nazionale, che hanno prontamente preso posizione nella rotatoria del Grand Littoral, allertati da segnalazioni riguardanti la presenza di persone dal volto coperto,
Ne è scaturito un scontro a fuoco che ha visto Pierre-Marie Bourniquel, Capo della Polizia, al centro della sparatoria.
Questa è una delle zone più violente, un quartiere dormitorio dove domina povertà e criminalità.
Il Premier Manuel Valls era atteso proprio oggi in città per effettuare una visita di due giorni con Bernard Cazeneuve, Ministro degli Interni, e la collega Najat Vallaud-Belkacem, Ministro dell’Educazione, nell’ambito della sicurezza e dell’istruzione. La beffa del destino è che al centro della giornata c’era la soddisfazione per la diminuzione della criminalità nella città considerata la più violenta di Francia. Il Primo Ministro Valls ha immediatamente sottolineato: «Non accetto caricature su Marsiglia».
Per la senatrice Samia Ghali «lo Stato non può cedere davanti a queste violenze, sarebbe un fallimento. Ci parlano della Siria, ma la Siria è qui, noi la viviamo nelle nostre banlieu».
La criminalità a Marsiglia rende, un giro d’affari che vale decine di milioni di euro e venti morti nel 2014; già due gli agguati mortali nel solo mese di gennaio 2015, nei quali le armi usate sono armi da combattimento, come i Kalashnikov di oggi.
Paola Mattavelli
9 febbraio 2015