Abbottabad: distrutta la dimora di Bin Laden
I lavori di demolizione sono iniziati sabato. Islamabad vuole evitare che l’ultima dimora del fondatore di Al Qaeda, in cui è rimasto nascosto fino alla morte, diventi meta di pellegrinaggio. Le autorità pachistane hanno dunque iniziato a demolire la struttura nella città di Abbottabad. E in questa città che il fondatore del gruppo terrorista islamico è stato catturato ed ucciso dai soldati americani, nel corso del mese di maggio attraverso un raid a sorpresa.
La proprietà, il cui accesso è stato chiuso dopo il raid americano, è sorvegliato da numerosi militari e poliziotti. Almeno cinque gru sono all’opera nel cantiere. “Le forze dell’ordine hanno sorvegliato tutta la città impendendo agli abitanti di entrare ed uscire dal settore “ ha riferito un testimone secondo quanto trapelato da alcune fonti sul caso. In qualche ora il muro della proprietà e la parte superiore della struttura sono stati demoliti. Le autorità pachistane non hanno fornito ragioni ufficiali su questi lavori. Ma un responsabile americano a confermato alla CNN che la decisione di distruggere la villa è stata principalmente adottata per evitare che la casa possa diventare meta di pellegrinaggio. Inoltre spiega che è una chiara ed indiscutibile testimonianza che il Pakistan dimostri in questa maniera di non voler avere assolutamente nessun legame con il terrorismo. Infatti, la villa attirava almeno un centinaio di visitatori quotidiani. Inoltre le condizioni di sicurezza per le abitazioni adiacenti certamente non erano garantite e secondo le autorità locali anche per questa ragione è stato preferibile intraprendere questa decisione. Il futuro del terreno invece non è ancora stato scritto o quanto meno stabilito. L’operazione che ha portato la morte dell’ex leader di Al Qaeda ha inasprito i rapporti tra il Pakistan e gli Stati Uniti d’America. Islamabad effettivamente non era stata informata, almeno tempestivamente del raid e gli Stati Uniti rimangono dubbiosi circa la possibilità che Al Qaeda beneficiasse di aiuti da parte del governo pachistano.
Manuel Giannantonio
27 febbraio 2012