Netanyahu incontrerà Obama

“Gli americani non vogliono sopra tutto essere sorpresi e posti di fronte al fatto compiuto di un attacco israeliano. Ci dicono di portare pazienza per vedere se le sanzioni internazionali contro Teheran finiranno per funzionare”. Un buon riassunto della situazione dovuto ad un alto responsabile israeliano che ha voluto mantenere l’anonimato.
Ufficialmente infatti, la visita del primo ministro Benyamin Netanyahu a Washington il 5 marzo, annunciata per oggi tratterà molti dossier sull’Iran e la Siria ed altre questioni relative alla sicurezza nella regione. Ecco dunque un momento in cui Israele e gli Stati Uniti non vedono di buon occhio il programma nucleare iraniano accusato di nascondere un eventuale armamento atomico. La tensione è ancora altissima, la situazione in Siria e sempre più instabile producendo la possibilità che lo Stato ebraico lanci un attacco militare contro l’Iran, per esempio bombardando i siti nucleari. Un iniziatica giudiziaria prematura del capo di stato american, il generale Martin Dempsey, che ignora il peso di una simile dichiarazione. Israele però rimane sempre più difficile da convincere, soprattutto dopo che Teheran ha iniziato lunedì “ grandi manovre per rinforzare la difesa aerea “ secondo un comunicato del comandante della difesa aerea iraniano, ripreso dall’agenzia ufficiale IRNA. Come se ciò non bastasse, Israele accusa l’Iran di essere all’origine di una serie di attacchi indirizzati essenzialmente contro cittadini israeliani attraverso le ambasciate in India e Georgia nell’inizio della settimana appena trascorsa. E quindi in questo particolarissimo contesto di tensione che Benyamin Netanyahu incontrerà Barack Obama. Occorre tra l’altro sapere che il consigliere nazionale alla sicurezza nazionale Tom Donilon è tornato da Israele lunedì dopo aver effettuato una visita di tre giorni e che il ministro della difesa israeliano Ehoud Barak dovrebbe recarsi a Washington in una data della massima riservatezza per poter gettare le basi in vista della futura visita del primo ministro. Queste notizie sono trapelate dalla radio israeliana sulla quale si è espresso a proposito di questo argomento il vice ministro degli affari stranieri Hebreu Danny Ayalon il quale ha cercato di dare un equilibrio alla situazione “ Non c’è nessuna crisi tra l’Iran e Israele due paesi amici, Gli Stati Uniti devono capire che ogni paese è sovrano nel prendere le decisioni che lo riguardano”.
Manuel Giannantonio
22 febbraio 2012