Iran, ”guerra psicologica”: stop esportazione petrolio verso Unione Europea
Il Majlis, il parlamento iraniano, discuterà domenica di un progetto di legge destinato ad interrompere l’esportazione del petrolio verso l’Unione europea (UE) secondo quanto riportato da Press TV. I parlamentari iraniani, discuteranno di tale progetto di legge, che se votato, metterebbe fine alle esportazioni del petrolio verso l’Europa dall’inizio della settimana prossima, ha dichiarato Hossein Ebrahimi, vice presidente del comitato parlamentare sulla sicurezza nazionale e gli affari stranieri. Quest’ultimo ha qualificato il suddetto progetto di “tattica di guerra psicologica” rispondendo alla decisone intrapresa dall’Eu di instaurare un embargo sul greggio iraniano.
L’applicazione esatta di questa legge non è stata però ancora definita chiaramente. Nasser Soudani membro della commissione parlamentare iraniana sull’energia, ha ugualmente dichiarato mercoledì che il parlamento iraniano stava riflettendo circa misure preventive che mirano ad interrompere definitivamente le esportazioni verso l’Europa. “I membri del Majlis cercano di attuare una seria di misure secondo le quali i paesi europei che hanno decretato sanzioni nei confronti dell’Iran non saranno più in futuro autorizzate a comprare una sola goccia di petrolio iraniano” ha dichiarato Soudani. I ministri degli affari stranieri dell’UE hanno deciso lunedì di mettere al bando tutti i prodotti petroliferi iraniani, provocando una certa preoccupazione presso gli investitori mondiali del petrolio. L’inquietudine sul futuro del mercato petrolifero è rafforzata dalle minacce di Teheran che avvisa che l’Iran potrebbe chiudere il distretto di Ormuz, un punto fondamentale della circolazione del commercio petrolifero. I principali importatori di petroli iraniano dell’EU, come la Grecia, l’Italia e la Spagna hanno tempo fino al 1 luglio, data dell’entrata in vigore dell’embargo, per trovare altre fonti di approvvigionamento del petrolio. Teheran è già sotto fortissima pressione visto il suo controverso programma nucleare e la repubblica islamica è posta di fronte a pesanti problematiche circa la svalutazione della moneta e della crescente inflazione. A tal proposito una squadra di alti responsabili dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) dovrebbe recarsi proprio in Iran il 29 gennaio per una visita di tre giorni, alfine di discutere delle questioni relative al programma nucleare iraniano.
Manuel Giannantonio
28 gennaio 2012