Bashar al-Assad: Siria vittima complotto straniero
Come annunciato il presidente siriano Bashar al-Assad ha quest’oggi parlato alla nazione. Nel suo discorso trasmesso in diretta televisiva ha affermato che un: “complotto straniero contro la Siria non fa paura a nessuno. Sessanta tv nel mondo hanno lavorato contro di noi. Non sarei qui senza il sostegno del popolo, dal quale il mio ruolo non può prescindere. Dico sin dal 2000 che non sono attaccato alla poltrona.
Ciò che dicono sui media contro di me è falso se lascerò il potere lo farò per volontà del popolo.
Il complotto straniero contro la Siria non fa paura a nessuno. I fatti spiacevoli che sono avvenuti hanno colpito tutto il Paese. E’ stata molte volte capovolta la realtà, abbiamo subito una campagna mediatica senza precedenti. Sessanta tv nel mondo hanno lavorato contro la Siria, dando una cattiva immagine della Siria all’estero e portando il terrore nel paese”.
Assad si protegge contro un ipotetico lavoro dei media rivolto ad infangare l’operato del suo governo. La volontà del popolo a dire il vero è ormai chiara. Da circa dieci mesi i cittadini siriani manifestano contro questo regime e chiedono democrazia ricevendo in risposta solo repressione e morte (almeno 6.000 vittime secondo l’Onu). Lavoro volto a “offuscare” quanto sta accadendo, secondo gli attivisti, è piuttosto quello svolto fin ora dagli osservatori della Lega Araba.
Durante il suo discorso Assad ha poi affermato: “Noi siamo pronti al dialogo con tutte le forze politiche, anche con l’opposizione, ma sono alcune parti dell’opposizione che non vogliono il dialogo. Questi dieci mesi di crisi ci stanno facendo crescere come Paese, dopo la crisi sarà una Siria rinnovata, non una nuova Siria”.
Assad ha anche precisato che: “A nessun livello è mai stato dato l’ordine di sparare ai cittadini” e che le elezioni legislative previste per febbraio non si terranno prima di maggio prossimo.
di Enrico Ferdinandi
10 gennaio 2012