Crisi: sei milioni senza lavoro, gli sfiduciati superano i disoccupati
Crisi, disoccupazione, fuga dall’Italia: negli ultimi mesi questi sono i temi più trattati dai media e discussi dai cittadini tanto che spesso rimane difficile comprendere quale sia il confine che separa l’effettiva crisi dalla possibile psicosi.
Oggi l’Istat ha diffuso nuovi dati secondo i quali gli italiani senza lavoro sono quasi sei milioni. Di questi però, precisa l’istituto di ricerca, tre milioni risultano “sfiduciati”, ovvero il lavoro non lo cercano nemmeno più, mentre 2 milioni 700 mila sono disoccupati. Un nuovo termine “sfiduciati”, va così ad aggiungersi nella lunga lista il cui titolo in grassetto recita “Crisi”.
Ma è proprio così, il lavoro manca a tal punto che i cittadini si riduco ad una depressione così grande da dover smettere di cercare un impiego?
Secondo uno studio, realizzato meno di un mese fa, da Confartigianato, ci sono dei lavori, così definiti “anticrisi”, che attendono di esser presi in considerazione. Migliaia di posti sono disponibili in tutta la penisola. Si tratta di falegnami, camerieri, baristi installatori di infissi, panettieri, e altri mestieri “umili” che forse per via degli orari notturni o della fatica (fisica) vengono scartati.
Meglio accodarsi alla lista degli sfiduciati, attendere il lavoro “giusto” e accrescere la psicosi da Crisi o provare a reinventarsi?
Pensare che una volta Albert Einstein disse: «Se dovessi rinascere farei l’idraulico».
Enrico Ferdinandi
(Twitter @FerdinandiE)
11 aprile 2013