Ue, Merkel: “Crisi non superata, servono cinque anni di rigore”

La cancelliera tedesca Angela Merkel, intervenuta in un congresso regionale del suo partito nel Land del Meclemburgo-Pomerania, lancia il monito: la crisi non è superata e serviranno almeno altri cinque anni per uscirne.
Secondo la Merkel, «dobbiamo trattenere il fiato per almeno cinque anni, che è il periodo di tempo necessario per poter uscire dalla crisi». Superare le difficoltà economiche, però, non è affatto scontato, ma bisogna «essere rigorosi per convincere il mondo intero che è redditizio investire in Europa, visto che molti non credono che manterremo le nostre promesse».
Un messaggio, quello della Merkel, che è dunque indirizzato non solo ai colleghi europei, ma anche agli investitori internazionali, la cui fiducia verso l’Ue si è dovuta nuovamente scontrare contro i dati negativi recentemente diffusi da Eurostat, che prevedono in salita il debito europeo (90% sul Pil nel secondo trimestre) e indicano la disoccupazione a livelli record (11,6%), con quella giovanile che supera il 23%.
Sono numerose le questioni da risolvere in un’Unione europea che di unito e consolidato in questo momento della sua storia ha veramente poco, a partire dall’accordo di facciata raggiunto nell’ultimo Consiglio europeo con il premier francese Francois Hollande sulla vigilanza bancaria, fino a giungere al veto preannunciato del primo ministro inglese Cameron sul bilancio dell’Unione in caso di aumento del budget dei prossimi sette anni.
L’agenda della Merkel è fitta di impegni e appuntamenti, dall’Eurogruppo su Spagna, Grecia e banche, al vertice sul bilancio Ue, fino all’importantissimo Consiglio europeo che si terrà a dicembre. La questione greca è quella maggiormente incombente, considerando che le sorti del Paese ellenico restano sospese su un accordo con la «troika» che vacilla tra il pericolo di scioglimento della fragile coalizione del governo Samaras e la bocciatura della Corte dei Conti sul pacchetto sulle pensioni, vera colonna portante ed elemento imprescindibile dell’intesa con i creditori internazionali.
La Cancelliera, inoltre, deve concentrarsi anche sulle questioni interne, visto l’incombere delle elezioni e le previsioni che vedono una parte dei suoi elettori spostare la propria preferenza verso il rivale socialdemocratico Peer Steinbrueck. Sabato, infatti, è nato il Circolo Berlinese dell’Unione, formato da un gruppo di circa quaranta conservatori delusi che chiedono di avere maggior ascolto dalla Merkel. Le poche rassicurazioni per la Cancelliera arrivano dai sondaggi, dai quali emerge che gli elettori tedeschi la ritengono più credibile e capace di affrontare efficacemente le questioni estere rispetto a Steinbrueck. Stando alle attuali previsioni, coloro che sarebbero pronti a riconfermare Angela Merkel a capo del governo tedesco rappresentano il 51%, contro il 26% di coloro che invece esprimerebbero la preferenza per l’avversario.
Giuseppe Ferrara
7 novembre 2012