Legge di stabilita’, gli interventi fiscali costano 125 euro a contribuente
Dalle tabelle della Cgil emerge un dato che probabilmente scatenerà la rabbia di un numero considerevole di cittadini della nostra penisola: facendo la differenza tra le riduzioni delle aliquote Irpef, l’aumento dell’Iva e le minori detrazioni e deduzioni, gli interventi fiscali previsti dalla legge di stabilità costeranno al contribuente medio 125 euro l’anno.
Un’ulteriore mazzata sulle spalle già troppo cariche di tasse degli italiani, i quali subiscono il peso di una pressione fiscale che grava su imprese e famiglie in una percentuale che è attualmente pari al 45,5%, ma che, secondo le previsioni di Confindustria, è destinata a salire fino al 55,2%, raggiungendo così il livello più alto al mondo.
Secondo le tabelle della Cgil, un contribuente che dichiara un reddito lordo di 19.250 euro avrà vantaggi fiscali Irpef in misura uguale a 118 euro, ma, allo stesso tempo, dovrà inevitabilmente rinunciare a 160 euro tra deduzioni e detrazioni, a cui si andranno ad aggiungere 83 euro in più di Iva, dovuti all’aumento della relativa aliquota.
Prendendo come esempio una situazione tipica di un lavoratore dipendente che guadagna 26000 euro l’anno, il costo degli interventi fiscali contenuti nella legge di stabilità peserà sul suo portafoglio in misura pari a 82 euro, somma ottenuta facendo la differenza tra 180 euro di vantaggi Irpef e 160 euro di minori detrazioni/deduzioni e sommando poi 102 euro di maggiore Iva.
I dati diffusi dalla Cgil assumono ancor più importanza se si prende come riferimento i nuclei familiari: una coppia di lavoratori subordinati, con un reddito complessivo di 55.000 euro, a causa delle misure previste dalla legge di stabilità, si verrà a trovare con 421 euro l’anno in meno rispetto a prima di questo intervento legislativo.
Non se la passano certamente meglio i pensionati, che avranno effetti negativi in misura pari a 291 euro, ottenuti sommando 230 euro di maggiore Iva ai 261 euro di minori detrazioni/deduzioni e sottraendo al totale 200 euro di minore Irpef.
Infine, le misure fiscali previste dalla legge di stabilità andranno a peggiorare anche la situazione economica dei lavoratori precari, i quali non potranno beneficiare degli interventi di riduzione dell’Irpef poiché con i loro 8.000 euro di reddito l’anno sono considerati incapienti, ma si troveranno ugualmente a pagare 55 euro di Iva in più rispetto a prima.
Giuseppe Ferrara
28 ottobre 2012