Monti: “Crisi in via di superamento, ma preoccupa euroscetticismo in Italia”
Il premier Mario Monti, nella conferenza stampa tenutasi al termine del vertice Ue, ha rivolto all’indietro lo sguardo e analizzato il lavoro svolto dal governo negli ultimi mesi, ammettendo: “Abbiamo fatto alcuni errori, determinati soprattutto dal fatto di aver dovuto necessariamente lavorare nella fretta, ma non ho alcun motivo di pentimento o rammarico”.
Il Presidente del Consiglio ha poi parlato della legge di stabilità definendola “il miglior testo possibile” e sulla quale ha aggiunto: “Le critiche sulla legge non ci sorprendono affatto. Siamo consapevoli del fatto che si tratti di un documento portante della strategia del governo e, pertanto, non va giù come un bicchiere d’acqua. Siamo comunque disponibili a valutare tutte le modifiche proposte, ma non possiamo permetterci di essere disponibili a modificare i saldi”.
E sulla decisione riguardante l’aumento dell’Iva e la riduzione dell’Irpef: “È la scelta migliore che potessimo fare. Per ora non vedo evidenti motivi che mi facciano ritenere che, dal punto di vista degli effetti distributivi e macroeconomici, altre combinazioni sarebbero state superiori”.
Una riflessione sulle questioni interne volutamente sintetica e concisa che non ha distratto il Premier dal tema caldo della giornata, l’eurovertice dei 27, riguardo il quale ha affermato che una soluzione di compromesso tra gli Stati membri sull’adozione del meccanismo di vigilanza non era affatto scontata: “Alcuni Stati avrebbero preferito lasciare indeterminata la data di partenza, ora invece non manca più moltissimo tempo all’attivazione del meccanismo, che si applicherà a tutte le banche europee”.
Il meccanismo di vigilanza unico, che partirà nel 2013 e all’inizio del 2014 e riguarderà tutte le seimila banche dell’Eurozona, renderà concreta la possibilità di ricapitalizzazione diretta delle banche, che per quelle spagnole potrebbe essere attuata dal 2014. L’attività di supervisione accentrata sarà affidata alla Banca centrale europea, la quale dovrà tenerla nettamente distinta dalla politica monetaria e dovrà rispondere al Parlamento europeo.
I criteri in base ai quali le banche potranno poi richiedere gli aiuti saranno determinati dai ministri delle Finanze dell’Eurogruppo.
Monti ha poi espresso pacato ottimismo sulla situazione economica europea, affermando che la crisi dell’Eurozona è “in via di superamento”, malcelando però la sua preoccupazione per la diffusione dell’euroscetticismo in Italia, contro il quale ha già proposto un summit a Roma la prossima primavera: “In meno di un anno in cui il nostro governo esiste ed è in contatto con il Paese e il parlamento, ho constatato che in certi momenti e in certe situazioni è molto cresciuta l’insofferenza per un’Unione europea vista in maniera oppressiva, soprattutto dal punto di vista del limitare gli spazi per le politiche economiche interne”.
Timori fondati questi del Premier, che sono da considerare una diretta conseguenza della difficile situazione economica che l’Europa si sta trovando ad affrontare e per il superamento della quale l’Ue, contro le cui politiche si scagliano gli euroscettici, si sta da tempo adoperando cercando di scrollarsi di dosso un’impotenza che fomenta solamente pessimismo e sfiducia.
Giuseppe Ferrara
20 ottobre 2012