Masdar, il sogno energetico che viene dagli Emirati in Europa
Masdar, azienda di energie rinnovabili fondata nel 2006 e con sede ad Abu Dhabi ha come missione l’investimento in tecnologie pulite e risorse rinnovabili.
È perseguendo questo fine che ha annunciato l’operazione di M&A con la più grande società di energia elettrica spagnola: Endesa. A fronte di un investimento di 817 milioni di euro – e di un’enterprise value di 1,7 miliardi di euro – Masdar diverrà socio minoritario con l’acquisizione del 49,99% del capitale sociale
Masdar diverrà dunque anche partner gestionale con Enel, l’azienda italiana leader nel settore con l’EBITDA più performante nel settore, per gli impianti fotovoltaici che quest’ultima aveva già acquistato da Endesa.
La dinamica diventa degna di nota quando si va a leggere l’accordo tra le righe: per i successivi 15 anni Masdar venderà l’energia elettrica che ricaverà dagli impianti dal valore di 2,5 GW comprati da Endesa, a Endesa stessa. Un passo in avanti per il gigante emiratino che è riuscito ad inserirsi anche nel blocco europeo acquisendo, mantenendo il controllo e massimizzando capitali e impianti di un paese straniero.
È degno di menzione anche il “future plan” previsto per gli impianti, una tecnologia di ibridizzazione completa da 0,5 Gw detta BESS (Battery Energy Storage Systems) che funge tramite un sistema di stoccaggio di energia in batterie. Il “wallet” conta 48 impianti solari utili alla Spagna a raggiungere il Necp 2021-2030 (Piano nazionale per l’energia e il clima) e l’obiettivo dell’Ue di azzerare le emissioni entro il 2050.
Il sultano e presidente di Masdar Al Jaber, nonché ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate, ha sottolineato le evidenze dimostrando come questo conglomerato arabo si sta accrescendo sempre di più. L’obiettivo del CdA è infatti sempre stato quello di raggiungere i 100 Gw entro la fine del decennio, solo da energie rinnovabili
Per aiutare a rendersi conto delle dimensioni dell’azienda bisogna far notare che Enel ha “solo” 88,4 Gw di capacità totale, di cui 63,7 Gw da fonti esclusivamente rinnovabili. Questa acquisizione è una delle più grandi che il mondo dell’energia rinnovabile spagnola abbia mai visto nel suo paese.
È al contempo interessante vedere come questa operazione influenzi pure un’azienda italiana importante come l’Enel che si ritroverà a lavorare fianco a fianco con il gigante arabo. Dinamiche di intreccio tra multinazionali accadono tutti i giorni ed influenzano le nostre vite spesso senza dare nell’occhio.
Articolo a cura di Ludovico Pini