Report integrati per asseverare la crescita

L’agenda programmatica di Assoholding punta su più ambiti alle nuove tecnologie applicate al settore normativo con l’impiego di moderni supporti IT. In questa direzione, sulla scorta delle linee guida comunitarie, l’Associazione ha avviato un tavolo tecnico per la revisione del diritto societario italiano.
“L’input – chiarisce il Presidente dell’associazione di categoria delle holding di partecipazione Gaetano De Vito – lo ha fornito l’UE la quale ha ribadito la necessità di migliorare la trasparenza incrementando le informazioni transfrontaliere e consentendo l’uso di dati attendibili delle società”.
La convinzione del numero uno dell’Associazione delle holding è che a valle del processo informativo sia necessario adeguare i flussi alla formazione di valore e non solo alla rappresentazione ispirata a norme civilistiche dei singoli stati.
“Abbiamo ribadito – continua De Vito – la necessità di introdurre come standard aziendale il reporting integrato che si avvalga di adeguati strumenti digitali”.
L’impianto operativo del sistema strutturato dai tecnici prevede l’identificazione di coefficienti numerici in grado di misurare la sostenibilità con un report di sintesi da inserire nel flusso informativo complessivo da veicolare all’esterno.
Il rapporto di sostenibilità al pari di tutti i dati elaborati deve prevedere standard condivisi in area UE che si integrino per mezzo di una piattaforma capace di elaborare un coefficiente transnazionale.
“Mediante un moderno sistema di machine learning – conclude De Vito – pensiamo alla possibilità di attivare indicatori che misurino la sostenibilità e la cosiddetta “futuribilità”, concetto quest’ultimo che abbiamo utilizzato per accorpare gli altri parametri di performance previsti nella determinazione del rating complessivo che prevedono valutazioni su ambiti come la governance e il diritto di voto esercitabile”.
In un’ottica di valutazione di medio-lungo periodo il coefficiente transnazionale diventerebbe anche un supporto strategico nella governance aziendale con l’ingresso di una modifica nel diritto societario che prevederebbe la piena valutazione degli investimenti in ricerca e sviluppo che diventerebbero capitale finanziario e asset intangibili nell’ambito dell’integrated reporting e per cascata strumenti di definizione della stabilità e la crescita.