Colori, luci e divertimento: il Balloon Museum arriva a Napoli

A seguito del grande successo di Madrid, Parigi, Milano e Roma, e con un afflusso di oltre 2 milioni di visitatori, il Balloon Museum è arrivato a Napoli il 22 settembre e ci resterà fino al 7 dicembre 2023. Il capoluogo campano è l’ultima città italiana prima del tour mondiale. Il format dedicato all’inflatable art invade, con una superficie di oltre 6.000 mq, gli spazi della Mostra d’Oltremare, storico spazio espositivo del quartiere Fuorigrotta.
Il protagonista della colorata mostra è l’aria, che funge da oggetto di indagine per i numerosi artisti coinvolti nel progetto. Ogni opera gonfiabile, grazie all’interazione attiva con i visitatori, crea nuovi spazi di socializzazione fisica, abbattendo anche le barriere col mondo digitale. Il pubblico è accolto al centro di un percorso esperienzale coinvolgente che stimola i sensi, generando curiosità e stupore, non solo tra i più piccoli.
È l’opera Goof di Filthy Lucker ad aprire l’esposizione: una tribù di enormi mostri gonfiabili osserva la folla.
Aria, seconda attrazione del percorso, è un’immersiva esperienza offerta da Peppe’s Ghost. Questo straordinario viaggio digitale è un’interpretazione dell’arte gonfiabile che avvolge il pubblico in una danza di palloncini fluttuanti. La sensazione è quella di trovarsi un ino spazio senza confini, grazie ad un sound design coinvolgente. Venti personaggi sovrapposti danno vita a una figura unica gigantesca in cui lo spettatore può immergersi e ascoltare il battito di un cuore pulsante all’unisono: questa l’incredibile opera “Together Forever” presentata da “ENESS”.
I sensi del pubblico sono al centro di “A quiet storm” di “Quiet Ensemble”, tempesta leggera e morbida di infinite sfere bianche che accarezzano i visitatori prima di infrangersi a terra come bolle di sapone.
L’opera “Hypercosmo” di “Hyperstudio” è il cuore dell’intera esposizione. Siamo in un macrocosmo in cui parte superiore e parte inferiore comunicano. Lo spettatore è chiamato ad immergersi e a giocare nell’immensità di sfere bianche, cullato da suoni e luci d’effetto.
Lo scultore Max Streicher presenta “Silenus”, un gigante addormentato dalle dimensioni monumentali che sembra respirare o agitarsi lentamente grazie alla tecnologia gonfiabile, quasi come se stesse per risvegliarsi.
Immancabile anche in questa sede la proposta della realtà virtuale come esperienza immersiva: con “Into the Rainbow” lo spettatore, con l’ausilio di un visore, inizierà un viaggio sensoriale basato su un’esperienza di movimento e colori. In ogni colore dell’arcobaleno si scoprirà un mondo popolato da personaggi e oggetti emblematici ma divertenti.
Questa nuova proposta di arte da toccare, da vivere e condividere anche in scatti colorati ed instagrammabiliincuriosisce tutti. L’arte che si cela dietro al concept del Ballon Museum non è soltanto in relazione all’opera da ammirare ma è il contesto stesso, lo spazio dinamico in cui si trova l’osservatore e, in questa versione pop e social, la condivisione è la chiave. L’arte diventa intrattenimento a tutti gli effetti. Sarà forse questa la nuova frontiera dell’arte?