WOW ! Il mondo prorompente della fantasia
“Sogno di continuare questo lavoro”. Questo il saluto di Enrico Valenti al folto e preparato pubblico alla serata conclusiva della mostra del Gruppo80 da WOW. Lo spazio dedicato al Fumetto a Milano, è vivace ed accogliente. Meta non solo di bambini e di ragazzi ma anche dei tanti adulti che ritrovano la magia della propria infanzia.
Sul palco i fondatori del mitico Gruppo80, Kitti Perria ed Enrico Valenti consapevoli della fortuna di aver reiventato questa loro professione. Ripercorrono sorridenti i passi chiave della loro scelta di vita. Una serie di circostanze uniche è alla base della realizzazione del loro sogno, diventare creatori ed animatori di pupazzi, burattinai veri e propri. Kitty ed Enrico formano una coppia affiatatissima legata dalla passione per questa professione nata e cresciuta passo passo grazie a loro e con loro. Con molta umiltà dicono di essersi trovati al posto giusto nel momento giusto.
Affascinati dal Teatro del Burracco nato in Giappone nel XVII secolo nell’isola di Avaji ne tradussero l’essenza trasponendolo nella nostra cultura, e in Italia a differenza di quanto accadeva in Giappone, fu destinato all’infanzia.
Allora giovanissimi, grazie ad una sorta di simbiosi che caratterizzò il loro rapporto fin dall’inizio, dal 1983 e per i successivi vent’anni hanno donato via etere felicità, regole, educazione e simpatia a più di una generazione di bambini.
Kitty ha “sempre amato questa professione” forse perché ama la tradizione del teatro dei burattini, un vocabolo quest’ultimo che esiste in ben 24 lingue!
Carta e penna e idee prendevano corpo diventando pupazzi. Un lavoro complesso questo, tutto sperimentazione, un lavoro in cui ci si doveva sporcare le mani. Nacque una galassia grazie all’uso “improprio” di materiali più disparati, dalla stoffa agli acidi, ai meccanismi di automazione. La creazione di ogni pupazzo prendeva ore e ore, complessa e variegata la meccanica sofisticata necessaria per l’automatizione, campo assoluto di Lelio Bertone, un geniaccio che “vede” ancora oggi tutto automatizzato e che arrivò persino ad usare a questo scopo le mollette della biancheria con ottimi risultati.
La sintonia una componente indispensabile, base per un gioco di squadra fatto di generosità e sacrificio. Basti pensare a chi sotto il piano del tavolo, ed erano minimo due, spesso tre, dava vita al burattino per la felicità di tanti bambini.
WOW: passione, fatica e fantasia
Le soluzioni poi rivelatesi brillanti si devono all’infinita inventiva di Enrico Valenti che usò materiali mediandoli dai campi più disparati. Passione e fatica facevano resto. I primi passi ad Antenna 3 e Telereporter, veri e propri bacini di artisti emergenti destinati al successo come Gerry Scotti o Marco Columbro. All’improvviso una telefonata che corre il rischio di essere presa sottogamba… si tratta di qualcuno che può imprimere una svolta. Silvio Berlusconi vuole creare una sua mascotte. La richiesta è antropoformizzare il biscione, per “creare una mascotte? Si ! Certo… per domani. Sicuro… ci conti…” i miracoli accadono e il neonato viene realizzato e approvato nonostante i tempi da record. Si va bene ma… “Come parla?”
Marco Columbro, amico e sodale si fa un po’ pregare ma acconsente. Al piano Augusto Martelli, Five coprotagonista. UAN e Paolo Bonolis. Fondamentali le voci e ovviamente i testi. si crea cosi una sorta di grande famiglia con Federico Caldura ai testi. UAN e Paolo Bonolis sono un tutt’uno .
E ci vogliono animatori straordinari, fino a 3 dicevamo per ogni pupazzo.
L’improvvisazione regna sovrana, ma è un’improvvisazione ricca di rimbalzi positivi, battute, tentativi imbroccati al primo colpo e una profonda sintonia tra tutti gli appartenenti alla squadra.
Tanta improvvisazione e il lavoro li travolge…
I bozzetti, la scenografia, la trasmissione in diretta. Nasce così, siamo nell’83, la TV dei ragazzi, Bimbumbam! Manuela è la nuova annunciatrice, che sostituisce Licia Colò. La scattante Blanchard ci tiene a dire che è entrata per sbaglio, ma mai sbaglio fu più riuscito. Si amalgama perfettamente con il gruppo e con Bonolis fanno la storia della trasmissione.
Enrico Dusi, anche lui presente sul piccolo palco di WOW ci trasmette la sua passione e la sua energia. Come Kitty ha vissuto un’eterna vacanza. Il lavoro non li spaventava, se pur totale e massacrante, si andava in onda anche la domenica. Tutti i componenti della squadra parlano di UAN come di un figlio, ma non rimane figlio unico. Nel corso di due decenni, la compagnia di Kitty e di Enrico, formata da un pool sostenuto di validissimi animatori, crea numerosi personaggi: Four per Rete 4, tra gli altri Oscar per il magazine Sorrisi e Canzoni tv, poi Frittella e Mic Mac per Italia 7, con Vitamina per coprire esigenze di messa in onda su Canale 5 in determinati periodi dell’anno, quindi Fourino e infine Ambrogio nelle stagioni finali di Bim Bum Bam. Sfonda anche in Germania e non pago, il Gruppo 80 produce, per l’Editrice Dami, una fortunata serie di Videofiabe “Libri in TV”.
Il pubblico sentiva questa loro atmosfera, li adora ancora oggi e allora lo dimostrava inondandoli di lettere. Sette sacchi di posta alla settimana…
Gli animatori costretti a contorsioni da olimpionici erano comunque felici di stare sotto il tavolo a inventarsi sistemi sempre più sofisticati, un continuo fluttuare tra l’elemento umano e quello fantastico, e se si sbagliava? Niente panico. Come i grandi attori inglobavano l’errore e tiravano dritti.
Nel corso della sua “carriera” televisiva il trio Paolo, Manuela e Uan divenne un vero e proprio fenomeno per la capacità dei tre conduttori di creare una miscela unica di simpatia e comicità. La verve di Paolo, la perfetta fusione di voce e carattere data da Giancarlo Muratori, prematuramente scomparso, la perizia tecnica degli animatori, e la simpatia di Manuela ottennero un riscontro i cui echi sono presenti ancora oggi nei ricordi di chi era bambino negli anni ’80. I risultati comici e in termini di ascolti furono un fenomeno e rimase un fenomeno unico. L’identificazione fra Giancarlo e Uan era totale, cosi come l’interazione di Piolo (Bonolis) e Manu con il mitico pupazzo, così genuina da far pensare che Uan fosse un personaggio reale e vivente e non animato da qualcuno nascosto sotto un tavolo. Dietro a tutto ciò la costruzione dei pupazzi di per sé già molto impegnativa era sempre e comunque una lotta contro il tempo.
Pupazzi o sculture?
Già… Il procedimento, tutta farina del sacco di Enrico Valenti, spaziava dall’uso della sega elettrica a bagni di inchiostro di china e alcool, coltelli professionali, gommapiuma oggi introvabile… tante cose, certamente tutte tecniche sperimentali. Le creature, non si può parlare di creazioni, del Gruppo 80 sono ora in mostra presso “il Castello dei Burattini-Museo Giordano Ferrari” a Parma
Il saluto di Enrico è una speranza e il pubblico applaude convinto all’unisono. “Il mio sogno, che si vede chiaramente straripare dal cassetto, è di poter continuare questo lavoro” che Artour-o presenterà a novembre all’Università di Madeira.
Lavoro serio con il sogno di continuare questo lavoro. Attualmente Kitty ed Enrico sono presenti nel campo della Televisione e dello spettacolo e svolgono una intensa attività di divulgazione della loro passione.
https://www.youtube.com/watch?v=ZPDf6a0N78I