Le fine delle vacanze: quarto appuntamento con la lettura
Siamo giunti al termine, dunque nessun rimpianto. No, iniziare con una frase così piena di tristezza causa fine del sollazzo estivo sembra davvero voler dare una zappata sui piedi a tutti quelli che questa domenica si infileranno nelle loro macchine, con il tremendo caldo che mannaggialamiseriaaluieachilohavoluto non ci vuole dare tregua quest’anno, le temibili code da bollino rosso, per ritornare a quella che è la vita quotidiana.
Perché per quanto possa sembrare incredibile, ciò che più ci manca ogni tanto e al contempo ciò di cui non vogliamo sentire parlare, sono proprio quei ritmi che scandiscono la nostra vita ogni singolo giorno, eccezion fatta per quelle due/tre settimane in cui si scatta la spina e si rompono gli schemi. Ritorna la sveglia e il suo conseguente lancio contro il muro al primo squillo, ritornano i parcheggi che non si trovano mai, ritornano i colleghi che spesso e volentieri non hai molta voglia di rivedere e con i quali arriva puntuale la pausa caffè (che sa di acqua sporca).
Dunque, con questa dose di tristezza e mestizia, cerchiamo di risollevarci il morale con i miei ultimi consigli estivi per una lettura fresca (per quanto possibile) e goduriosa:
- La ruga del cretino, by Andrea Vitali e Massimo Picozzi: e aggiungerei, non facciamoci ingannare dal titolo, in quanto di cretino qui non c’è nemmeno lo scemo di corte. Un duo particolare, un romanzo scritto a quattro mani che è in grado di unire le competenze di un famoso psichiatra e criminologo e quelle di uno scrittore, capace di dare a personaggi particolari ed esilaranti, come la Birce, una ragazzina nata storta che nessun uomo vorrebbe mai come moglie, un suo perché che difficile da raccontare se non se lo scrittore. E poi Cesare Lombroso: forse quest’ultimo nome non vi è del tutto sconosciuto, ma come viene affrontato in questo libro.. questa è l’assoluta novità.
- Al mercato con Joanne Harris. Nuove ricette dalla cucina di Chocolat, by Joanne Harris e Fran Warde: non storcete subito il naso, perché anche un libro di cucina può nascondere piccole e grandi sorprese, andando a scaldare il cuore lì proprio dove ne ha più bisogno. Se poi si pensa anche solo a una delle ricette citate nel romanzo “Chocolat” (e non solo quelle dolci), allora vien da sé che questo piccolo manuale di cucina possa solo essere aperto e gustato, dalla prima all’ultima ricetta. Non plus ultra, sarà la stessa scrittrice a guidarvi nella vostra spesa, consigliandovi alcuni piccoli accorgimenti che potranno rivelarsi molto utili.
- Stand by me – Ricordi di un’estate, by Stephen King: un racconto come questo può essere in grado di andare a ripescare nella nostra memoria di adulti seri e noiosi quei ricordi legati alle amicizie che si creano e si sviluppano con una straordinaria semplicità quando si è bambini. Perché da piccoli è tutto più semplice, non si fanno tante differenze per scegliere con chi passare un intero pomeriggio. Come i quattro protagonisti di questo racconto: benché privi di grandi affetti familiari, insieme loro quattro riusciranno a tenere testa ai bulli più grandi e a superare insieme pericoli e disavventure che solo un autore come Stephen King può raccontare. Perché in fondo “Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, ma chi li ha?”.