“I due volti di Arlecchino”: due mostre celebrano lo spettacolo di Giorgio Strehler e il suo interprete, Ferruccio Soleri

Fino al 2 dicembre, nel foyer del Teatro Grassi di Milano, via Rovello 2, dove è in scena “Arlecchino servitore di due padroni”, è possibile visitare la mostra fotografica di Masiar Pasquali, dedicata a Ferruccio Soleri e alla Compagnia, dal titolo “I due volti di Arlecchino”.
In mostra sono esposte trentotto fotografie, divise su due percorsi visivi sui due piani del foyer:i il primo dal titolo “L’uomo oltre la maschera” è un viaggio nella vita nell’interprete storico di Arlecchino; un viaggio intimo nella vita di Ferruccio Soleri, attore che interpreta il personaggio di Arlecchino da ben 52 anni. Per l’occasione l’attore dopo tanti anni si toglie la maschera, mostrando l’uomo e non solo il personaggio teatrale.
Parlando di Soleri, Masiar Pasquali ha affermato: “Sono andato oltre, ho voluto conoscere l’uomo. Sono stato a casa sua, abbiamo bevuto insieme un tè e mi ha raccontato le sue mille avventure per il mondo. Mi ha mostrato le pile ordinate di premi e medaglie disposte accuratamente sulle mensole e dentro gli armadi, il Leone d’oro per la carriera, l’onorificenza di Grande Ufficiale dalla Presidenza della Repubblica Italiana, il diploma del Guinness dei Primati. L’ho seguito nel retropalco e nel camerino dove, con un rituale da antico guerriero, si prepara per lo spettacolo. Da moltissimi anni Ferruccio Soleri vive questa alternanza uomo/personaggio nello storico spettacolo strehleriano in cui ha interpretato Arlecchino in più di 2.000 repliche, in 40 Paesi di tutto il mondo. Attraverso queste immagini cerco di mostrarvi l’uomo.”
Mostrare l’uomo…un pensiero stupendo, un progetto sublime: voler far conoscere non solo ciò che vediamo al di là di una maschera, ma vedere anche cosa si nasconde sotto quella maschera stessa.
Il secondo percorso visivo invece, dal titolo “Dietro le quinte dello spettacolo” guarda nei luoghi del teatro solitamente nascosti al pubblico svelandone il significato anche attraverso chi vi lavora. Le foto esposte infatti mostrano attori che ripetono la parte o altri intenti nelle diverse azioni come il trucco o la prova di uno spettacolo.
Due progetti esposti per la prima volta nella storia proprio dove lo spettacolo è nato tanti anni fa, uno spettacolo che dal 1947, sublima il pubblico di tutto il mondo.
La mostra sarà fruibile durante gli orari della rappresentazione: martedì e sabato dalle 18.30 alle 22.30; mercoledì, giovedì e venerdì dalle 19.30 alle 23 e domenica dalle 15 alle 20.30, con il biglietto stesso dello spettacolo.
Lucia Arezzo
21 novembre 2012