Vittorio Contrada in “Esserci e appartenerci” a Castel dell’Ovo di Napoli
Napoli – Nell’ incontrare Vittorio Contrada pittore di fama nazionale, sono rimasto senza parole di fronte alla sua arte. Ho avuto l’impressione di un uomo pieno di energia che da tutto se stesso alla pittura, e guardando i suoi quadri viene fuori, “Essere e Appartenerci”, ovvero il suo io. Egli che con la sua arte da anni riesce a coinvolgere studiosi, artisti e stituzioni del territorio, tant’è vero questa mostra ha avuto il Patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli ed è stata curata da Angelo Calabrese.
Presenti alla serata tanti artisti e personalità del mondo della cultura: Nino Amato scrittore, Massimo Pacilio pittore , Stelvio Gambardella della Galleria Gamen, per celebrare ed onorare un amico e un grande artista. La mostra si potrà visitare dal 16 al 27 novembre presso la Sala delle Celle di Castel dell’Ovo Napoli.
Giovanni Cardone: Vittorio come nasce questa mostra?
Vittorio Contrada: Nasce da una mia esigenza personale, io penso che l’artista in questo momento di caos che stiamo vivendo, ha il dovere almeno di stimolare l’animo del visitatore.
Giovanni Cardone: Vittorio perché questo titolo Esserci e Appartenerci?
Vittorio Contrada : Nella società in cui viviamo oggi pensiamo tutti ad apparire non essere , oppure non trasmettiamo sentimenti, passione , amore, odio tutto questo sembra superato da un consumismo e da un ritmo sfrenato che viviamo quotidianamente sembriamo tutti dei robot.
Giovanni Cardone : Come nasce il tuo percorso pittorico?
Vittorio Contrada: Io dipingo dal 1967 da allora mi sono prefisso un obiettivo quello di creare una pittura che entrasse nell’animo delle persone, ho fatto un lungo studio sui colori e sulle figure, molti critici hanno detto: “ La pittura di Vittorio Contrada colpisce l’animo umano”.
Giovanni Cardone
18 novembre 2012