“I mille e uno libri” che rilanceranno la letteratura araba
Si chiama 1001 Titles il progetto annunciato dall’associazione Knowledge Without Borders (KWB) che prevede la pubblicazione, nei prossimi due anni, di milleuno libri con lo scopo di divulgare la letteratura araba all’estero e di rilanciare l’editoria locale.
A farsi portavoce è la fondatrice e presidente onoraria della Emirates Publishers Association (EPA) – nonché direttrice della KWB – Sheikha Bodour bint Sultan Al Qasimi, la quale, durante la conferenza stampa tenutasi a Sharjah poche settimane fa, dichiara: «In linea con il nostro desiderio di sostenere gli sforzi che promuovono la lettura segnaliamo l’iniziativa 1001 Titles, che segue lo slogan “Coltivare il talento per arricchire i contenuti”». Un progetto importante, che vede gli Emirati Arabi Uniti impegnati sul fronte culturale proprio nell’anno dedicato alla lettura, che diventa il contesto temporale perfetto per raggiungere gli obiettivi prefissati, ossia «garantire la continuità della produzione intellettuale e realizzare il futuro che desideriamo per il nostro paese e per la cultura».
L’iniziativa, con il benestare dell’attuale emiro di Sharjah, Sultan III bin Muhammad al-Qasimi, si concretizzerà il 1° marzo, data in cui le case editrici potranno iniziare a mandare i libri che saranno selezionati sulla base di alcuni criteri, quali l’uso «dell’arabo classico e lo sviluppo nel contenuto dei valori e delle tradizioni arabe, islamiche e del Golfo»; inoltre il concorso è aperto a tutti, ma gli autori degli Emirati avranno la priorità. Per ogni opera selezionata verranno stampate mille copie che verranno distribuite nelle maggiori fiere del libro locali e internazionali e nei festival culturali, e andranno ad arricchire i cataloghi di librerie e biblioteche pubbliche. Criteri di selezione che possono apparire troppo ristretti e vincolanti, specialmente l’utilizzo dell’arabo classico – linguaggio complesso molto più elegante e raffinato ma certo non alla portata di tutti –, eppure sensati nell’ottica di dare spazio a autori e editori locali anche emergenti, che lavorano per fornire al pubblico prodotti autentici rappresentativi dei valori e della cultura in cui nascono. Volendo agevolare le case editrici e aiutarle a mantenersi vive nel panorama editoriale arabo, il Ministro per la Cultura e lo Sviluppo della Conoscenza, in collaborazione con la Kwoledge Without Borders, esenterà gli editori a pagare la tassa dell’ISBN per i libri destinati al progetto.
Il 2016 per gli Emirati Arabi Uniti è l’anno della lettura, ma con 1001 Titles non si dimentica l’importanza della creatività, e infatti Sheikha Bodour spera che «questi libri tocchino i cuori e le menti dei lettori e fungano da incentivo per i giovani che ambiscono a diventare scrittori».