Il Balletto del Bolshoi al cinema
Ci sono quelle storie che non muoiono mai. Quelle favole, quelle parole raccontate l’una dopo l’altra, che ci affascinano e ci vengono riproposte nelle più svariate forme e benché si sappiano ormai i dialoghi a memoria, non ci si stanca mai di ascoltarle. Studiate a scuola, viste a teatro magari, e perché no, anche al cinema. Questo vale senza ombra di dubbio per la tragedia scritta da William Shakespeare “Romeo e Giulietta”: rappresentata a teatro un numero infinito di volte, vari registi ne hanno tratto diversi film (tra i più famosi quello di Franco Zeffirelli e quello più recente e moderno diretto da Baz Luhrmann), ballerini eccelsi in diverse parti del mondo ne hanno saputo rappresentare la drammaticità e l’intensità attraverso il solo movimento del loro corpo. E nell’era di Internet e di un qualcosa di straordinario chiamato cinema live, Nexo Digital propone la visione dello spettacolo di Romeo e Giulietta, messo in scena dal corpo di ballo del Bolshoi e diretto da Yuri Grigorovich. Per chi si fosse perso l’evento live l’8 marzo 2015, Nexo Digital lo ripropone in differita nelle sale di alcuni cinema, sparsi nelle varie regioni (per consultare l’elenco, visitate il sito www.nexodigital.it), così da dare la possibilità a chiunque di potersi emozionare ancora. Ebbene sì, perché anche chi non è appassionato di danza classica o della danza in generale, al primo suono della musica che fa da colonna sonora a questa rappresentazione, ovvero le straordinarie partiture di Sergei Prokofiev, sentirà subito la pelle d’oca arrampicarsi con prepotenza sulle braccia e a quel punto, con i ballerini che entrano in scena e la storia che comincia, la magia è fatta. Lo spettatore è stato rapito dalla sua poltrona da sala e trasportato nella Verona del 1300, più precisamente nelle ricche stanze di Giulietta Capuleti e di Romeo Montecchi: figli primi e giovani quindicenni di due famiglie che si sono giurate odio eterno, finiscono per innamorarsi ad un ballo festoso, travolgendo se stessi e tutti gli spettatori con quel sentimento puro e semplice, che li porta a sperare che proprio il loro legame possa far sanare l’odio tra le due famiglie. La fine tragica è nota a tutti: tramite la danza, l’espressione del corpo riesce a trasmettere il dolore di Giulietta quando il suo Romeo viene esiliato da Verona, ma anche la gioia e l’eccitazione del loro primo incontro, quando solo i due ballerini si sfiorano con le punte delle dita.
Un racconto eterno, una storia d’amore che tutti ricordiamo e amiamo, una rappresentazione classica espressa tramite l’arte della danza, che riesce ad arrivare al cuore di chiunque e che dunque non può essere persa nemmeno al cinema!
di Rebecca Cauda
20 aprile 2015