Il Metropolismo alle Scuderie di Palazzo Ruspoli in Roma

Il 23 marzo 2012 è stata inaugurata a Roma, presso lo spazio espositivo delle Scuderie di Palazzo Ruspoli, in Via della Fontanella Borghese 56, la mostra “Metropolismo l’altra Storia”. L’evento, che si protrarrà fino al 2 aprile 2012, è a cura di Achille Bonito Oliva con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro storico di Roma Capitale, e si propone di far conoscere al pubblico il fenomeno del metropolismo attraverso il racconto di alcuni eventi e fenomeni collettivi dell’arco di storia che va dagli anni ’80 al 2010 in un incalzante percorso pittorico. In mostra sono esposti circa 50 dipinti, fra cui quelli di Nico Paladini, Carlos Grippo, Antonio Sciacca e Timur Inceday, pittori firmatari del manifesto del Metropolismo, nonché quelli di Carlo Frisardi, Giampiero Malgioglio, Stefano Solimani, Angelina Kuzmanovic, Bruce Atherton e Mirko Pagliacci.
La mostra si articola in tre sezioni principali dedicate agli anni ’80 e l’epopea della griffe, agli anni ’90 caratterizzati dalle infinite vie di comunicazione e al 2000 con il suo difficile transito dall’euforia alla precarietà.
L’evento nasce con il proposito di rispondere all’esigenza di contenere l’eccesso di informazione e di controinformazione che caratterizza la nostra epoca attraverso un maggior uso della pittura, intesa come tradizionale mezzo di comunicazione in grado di storicizzare la realtà e di offrire alternativi spunti di riflessione.
Il Metropolismo nasce formalmente nel giugno del 1987 quando Nico Paladini, Carlos Grippo, Antonio Sciacca e Timur Inceday sottoscrivono una poetica pittorica caratterizzata dall’osservazione dei comportamenti sociali. Il primo evento ufficiale di tale progetto pittorico risale al 3 giugno del 1993 quando il Maestro Alberto Sughi presidente della Quadriennale inaugura la Mostra “Metropolismo, immagini e riflessioni del nuovo movimento pittorico”. Del Metropolismo e del suo clamore mediatico si occupa il Prof. Achille Bonito Oliva che il 12 gennaio 1985 presenta a Madrid in occasione dell’omonima mostra il suo volume “Metropolismo, ostensibile valué” nel quale ne teorizza la differenza con la Pop Art americana caratterizzata da citazioni commerciali che hanno solo finalità estetiche.
Come lo stesso Nico Paladini ha sottolineato in conferenza stampa nella nostra società la pittura non può più ignorare le comunicazioni di massa e le strategie di marketing e necessita di qualcosa da dire che vada oltre il semplice esteticismo, la performance o il tecnicismo. Il metropolismo si preoccupa, quindi, di rispecchiare la realtà e il fluire della storia nel tentativo costante di avvicinare il ruolo storico della pittura alla civiltà di massa.
La mostra, tramite l’attenta selezione delle tele nonché una scelta tematica attuale, offre al visitatore non solo l’occasione di avvicinarsi e di apprezzare il concetto di arte proprio del metropolismo, ma anche di riflettere sulla nostra realtà e sulle problematiche che l’attanagliano da un recente passato.
Maddalena Cetronio
24 marzo 2012