Andrea Picini entra nella scuderia del gruppo gallerie “Il Mondo dell’Arte”
Andrea Picini nasce a Roma nel 1935 e scompare prematuramente nel 2003. Artista schivo ed anticonformista, quanto poliedrico e geniale, impegna la sua vita con devozione nell’arte. Sin da giovanissimo inizia le sue avventure per il mondo trovandosi spesso a confrontarsi e a lavorare gomito a gomito con alcune delle personalità più illustri del novecento. Pur operando in un epoca di mercificazione generalizzata Picini ha assunto un atteggiamento eversivo in merito che si è manifestato in un attaccamento quasi ossessivo verso la sua produzione, dalla quale si separava sempre malvolentieri.
Nelle sue opere, come ricorda Sergio Rossi, “ha ripercorso gli ultimi cinquant’anni dell’arte assorbendo e metabolizzando le spinte più varie e divergenti senza rimanere legato a nessuna corrente o etichetta specifica, anzi segnalandosi per una cifra stilistica sempre personale pur se sempre informata delle novità del momento.” Oltre alla grande passione ed al grande erotismo presente in molti dei suoi lavori non si può fare a meno di evidenziare anche un finissimo lavoro di ricerca intellettuale che dà origine a suggestive indagini metafisiche dal sapore esotico ed esoterico. Il suo fare “artistico” è stato caratterizzato dall’uso di tecniche, di generi, di stili e di forme espressive differenti all’insegna della contaminazione: tutti i materiali divengono buoni per le sue sculture e per le sue pitture, dai più tradizionali, come la pietra e il marmo, o il legno e il bronzo, o l’olio e la tempera, ai più inusuali, come la sabbia, il pane, le noci, le monetine da venti lire, l’albume d’uovo o i centini di euro, spesso assemblati, contaminati, appunto, in combinazioni inusuali quanto poetiche e spiazzanti. È bene rilevare che recentemente tra l’archivio Andrea Picini, del quale Ermes Sabene ne è presidente e fondatore, e la catena di gallerie d’arte “Il Mondo dell’Arte” di Elvino Echeoni e Remo Panacchia, è iniziato un progetto di collaborazione per promuovere e valorizzare il lavoro di questo artista dalla personalità tanto imponente quanto poco incline all’esibizione e al plauso.
Per info: www.ilmondodellarte.com