Adriano e Antinoo: storia di un amore eterno
Adriano e Antinoo: i loro mezzi busti sono oggi insieme in una stanza di palazzo Altemps al centro di Roma. Una stanza solo per loro in cui è ancora percepibile il loro amore.
Siamo nel II secolo d.C. e i protagonisti della nostra storia sono il celebre imperatore Adriano e l’affascinante giovane Antinoo. Sembra che i due si siano incontrati durante un viaggio in Oriente più o meno intorno al 123 d.C. e che da quel momento non si siano più separati. Antinoo, infatti, seguì l’imperatore in tutti i suoi spostamenti, entrando a far parte del suo personale seguito.
Una vicinanza che fece subito pensare ad un amore non certo platonico: Adriano stimava il ragazzo per la sua bellezza ed intelligenza, Antinoo ammirava, invece, l’imperatore per la sua saggezza. Si è molto discusso sul loro rapporto e molti hanno ipotizzato che potesse trattarsi della pederastia greca, quando cioè un uomo maturo intratteneva una relazione sentimentale con un fanciullo, assumendone un ruolo fondamentale ed attivo nella sua educazione e istruzione, istituzione questa non estranea alla cultura romana.
Tra loro vi era un rapporto profondo di puro affetto e stima, di reciproco rispetto e forte complicità. Come in tutte le storie più romantiche non vi fu un lieto fine. Antinoo, infatti, nel 130 d.C., mentre accompagnava l’imperatore in Egitto, morì in circostanze misteriose. C’è chi ritiene che il giovane sia caduto in acqua, chi parla di suicidio, chi di omicidio per gelosia e chi addirittura di morte per un sacrificio umano. Ciò che è certo è l’immenso dolore che Adriano provò per la prematura scomparsa del suo più fidato e amato compagno.
Fu così che decise di divinizzarlo, istituendo nel suo giorno natale una apposita festa che lo celebrasse e ne ordinò il culto in tutto l’impero, assimilandolo di volta in volta a differenti divinità come per esempio Hermes, Dionisio, Osiride, Silvano, Aristeo e molti altri ancora. Volle inoltre fondare in suo onore una nuova città che chiamò Antinopoli, posta sulla riva est del Nilo, dove verosimilmente il suo amato era venuto a mancare. L’immagine del giovane iniziò ad essere riprodotta sulle monete e Adriano ordinò la costruzione di un numero impressionante di statue, busti e rilievi del giovane da posizionare in tutte le città dell’Impero. Celebre tra le decine di storie che narrano questa vicenda è Memorie di Adriano, romanzo della scrittrice franco-belga Marguerite Yourcenar.
Questo narra tutte le vicende della vita di uno degli imperatori più istrionici e moderni dell’epoca romana. In una fase in cui gli dèi stavano scomparendo e la morte di Cristo era recente. Sembra che ad illuminare l’Impero fosse la magnificenza di questo imperatore. Il cui regno fu sempre accompagnato da tolleranza amore per la cultura. L’immensa passione per il giovine arricchì sicuramente la vita dell’imperatore spagnolo, influendo sulla sua ossessiva ricerca della bellezza, della poesia e dello studio dell’arte greca. I racconti di questa storia d’amore non si sono mai sbiaditi mai nel corso dei secoli.
“Gli decretò ogni sorta di onori …[fino] alla sua ammissione fra gli dèi e alla diffusione della voce della sua metamorfosi in una stella.”
(Elio Sparziano, Historia Augusta)