Il Festival Treccani della Lingua Italiana non si ferma
stupóre s. m. [dal lat. stupor -oris, der. di stupēre «stupire»]. – 1. Forte sensazione di meraviglia e sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di parlare e di agire.
Questa la definizione che possiamo trovare nel vocabolario Treccani per la parola attorno alla quale è ruotato e ruota l’edizione 2023 del Festival Treccani della Lingua Italiana.
Dopo il successo degli incontri di Lecce e Roma, l’evento culturale proseguirà a Lecco, dal 21 al 24 settembre.
Il programma è molto fitto anche nella sua tappa lombarda, con numerose personalità di spicco che interverranno nel corso delle quattro giornate di evento. Tra questi, studiosi di letteratura, docenti, scrittori, giornalisti e artisti. Parteciperanno le filosofe Donatella Di Cesare e Francesca Rigotti, i linguisti Giuseppe Antonelli, Michele Cortellazzo, Valeria Della Valle, Andrea Moro e Giuseppe Patota, il Cardinale José Tolentino de Mendonça, la critica letteraria e storica della letteratura italiana Lina Bolzoni, lo scrittore Paolo Di Paolo, l’etologo Enrico Alleva e l’imprenditore Oscar Farinetti.
Anche quest’anno il Festival organizzato dalla Fondazione Treccani Cultura si pone il problema di presentare il risultato della ricerca che Treccani opera da sempre sulla nostra lingua; la sua evoluzione, il suo percorso. Una ricerca che non è solo lessicografica e prettamente linguistica ma si eleva a studio della contemporaneità in quanto speculum societatis.
Stupore è appunto la parola-faro che illumina questa edizione, perché con lo stupore, sensazione che segue un evento inusuale, prodotto della meraviglia, bisogna approcciarsi allo studio dell’evoluzione linguistica. Con stupore, senza preconcetti e pregiudizi. Dallo stupore, il mondo greco ha dato via alla conoscenza filosofica e ancora oggi, con stupore dobbiamo immergerci nella nostra lingua per conoscerla e osservarla. Non solo parole, dunque, a cambiare forma e significato sono anche i costrutti, le formule, gli intercalari, i periodi. Sempre la nostra lingua si è slegata dai tentativi eruditi di fossilizzarla e incatenarla in strutture rigide, la sua natura non glielo consente. La lingua è viva e noi osservandola, possiamo imparare.
Un evento che da il giusto spazio a una tra le lingue del mondo più apprezzate e conosciute, foriera di usi e costumi che da sempre hanno caratterizzato la nostra società all’estero. Luca Serianni, insigne linguista recentemente scomparso – alla sua memoria è dedicata questa edizione – dava, nel 2022 questo augurio ai maturandi: “Imparate parole non per lo scritto ma per la vita”.
Sono previsti inoltre, in Piazza Garibaldi, gli spettacoli serali Tra musica e parole con Diodato, Margherita Vicario e Nada.
La tappa di Lecco è realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano – Polo di Lecco; grazie al contributo della Regione Lombardia, di Intesa Sanpaolo e di numerose realtà del territorio e alla ormai consolidata media partnership di Rai Cultura e Rai Radio3.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Gli incontri si svolgeranno presso Palazzo delle Paure, la Sala Confcommercio e il Politecnico di Milano – Polo di Lecco. I concerti e gli eventi serali si terranno in Piazza Garibaldi.
Il programma è consultabile sui siti www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it e www.treccani.it/cultura.