MiC e SIMA insieme per difendere i beni culturali dall’inquinamento ambientale

Il Ministero della Cultura e la Società Italiana di Medicina Ambientale hanno dato il via a un progetto per la tutela dei beni culturali dai rischi dell’inquinamento ambientale, dando vita a una importante sinergia tra mondo scientifico e quello dell’arte per tutelare patrimonio culturale italiano.
Il piano
È stato istituito un tavolo tecnico paritetico nominato “Cultura, Ambiente e Salute”, presieduto dal Direttore Generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Mario Turetta, e coordinato dal presidente di SIMA, Alessandro Miani, con l’obiettivo di ottimizzare lo stato di conservazione dei beni culturali, investire in soluzioni e tecnologie più avanzate per evitare le conseguenze dannose derivanti dell’esposizione all’inquinamento ambientale. In questo modo si tutelerebbe non solo la salute dei fruitori dei musei e dei luoghi di cultura ma anche dei lavoratori. Per quanto riguarda i beni culturali invece, ci sarebbero diverse conseguenze dovute all’inquinamento: la solfatazione dei materiali lapidei, la corrosione dei metalli, l’idrolisi di lignina e cellulosa e tutte le altre manifestazioni di annerimento ed erosione delle superfici di monumenti archeologici, storici e artistici. I fattori scatenanti, oltre che climatici sono anche antropici: gas di scarico e umidità per primi.

L’Italia pilota
Un altro aspetto rilevante del tavolo tecnico è la protezione di monumenti e facciate dall’annerimento delle superfici esterne dei beni culturali derivante dall’inquinamento atmosferico e aggravato da piogge acide nonché dall’umidità e dall’erronea impermeabilizzazione delle superfici, esposte così alla formazione di muschi, muffe, inflorescenze minerali. Nell’ambito del progetto MiC/Sima verranno poi definiti degli accordi knowledge-based che vedranno l’Italia come paese pilota per realizzare un percorso che sia di riferimento per tutti gli altri Paesi. Secondo la professoressa Elena Campione dell’Università di Roma Tor Vergata, che ha dato impulso alla progettualità del tavolo tecnico: «L’accordo siglato tra il Ministero della Cultura e la Società di Medicina Ambientale intende avviare una nuova fase di interventi multidisciplinari, realizzati in forma sinergica e su base assolutamente scientifica, al fine di rendere sempre più fruibile il patrimonio culturale del nostro Paese. In questa ottica, infatti, la medicina ambientale può essere di grande aiuto garantendo, con tecnologie innovative, la salubrità degli ambienti costruiti, attraverso una drastica riduzione di prodotti nocivi o contaminanti biologici contribuendo, nel contempo, alla tutela dei beni museali».