Marina Abramovic e l’asta per l’Ucraina: 16mila dollari per The Artist is present

«L’attacco all’Ucraina è un attacco a tutti noi. È un attacco all’umanità e deve essere fermato», ha detto l’artista serba naturalizzata statunitense, schierandosi così dalla parte del popolo ucraino con l’unico strumento che ha: la sua arte. Sedicimila dollari è la base d’asta per prendere parte alla performance: i proventi verranno interamente devoluti al paese che si trova attualmente in guerra. L’asta viene chiusa il 25 marzo e si può partecipare sulla piattaforma Artsy. Marina Abramovic rimetterà in scena The Artist Is Present, iconica performance presentata per la prima volta nel 2010 al MoMA.

La performance
La performance dell’artista consta in uno scambio di sguardi tra sé stessa e il fruitore durante un prolungato silenzio ed è basata sull’attesa individuale e sulla percezione del tempo, oltre che sullo scambio di emozioni degli individui. Circa tre mesi di performance, per otto ore al giorno, in cui la Abramovic ha incontrato 1000 persone – fra le quali il compagno di vita storico dell’artista, Ulay – tra lacrime e sorrisi. L’opera – The Artist is Present: A Benefit Auction for Ukraine – sarà ripresentata il 16 aprile 2022, nella galleria Sean Kelly di New York, dove è ora in esposizione una retrospettiva sulla ricerca artistica della donna. Ai vincitori sarà concessa l’opportunità di portarsi a casa il loro ritratto insieme all’artista scattato dal fotografo Marco Anelli, autore delle immagini scattate in occasione della presentazione della performance nel 2010, oltre al libro del fotografo pubblicato nel 2021, Portraits in the Presence of Marina Abramovic. Tutti i guadagni della vendita andranno a supportare le operazioni rivolte all’Ucraina di Direct Relief, un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro che fornisce assistenza medica di emergenza e soccorso in caso di calamità negli Stati Uniti e a livello internazionale.
Marina Abramovic
«Ottant’anni fa le forze naziste con a capo Adolf Hitler uccidevano migliaia di persone innocenti con il massacro di Babij Jar a Kiev, in Ucraina. Oggi, proprio oggi, le forze russe con a capo Vladimir Putin bombardano e uccidono persone innocenti in Babij Jar. Le guerre sono differenti, ma gli esiti sono gli stessi. Proprio come condividiamo la condanna per il folle regime nazista, il mondo deve unirsi in aiuto di Volodymyr Zelensky e dei coraggiosi uomini e donne dell’Ucraina. Questo è la battaglia di tutti», aveva annunciato quasi un mese fa, condannando l’invasione dell’esercito russo parteggiando per il popolo ucraino. La madrina dell’arte performativa è stata una delle prime personalità della cultura a esprimersi pubblicamente contro l’invasione dell’Ucraina. Nell’ottobre 2021, l’artista ha presentato il monumento Crystal Wall of Crying presso il Babyn Yar Holocaust Memorial Center a Kiev, dove migliaia di ebrei furono uccisi dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.