The Student Hotel
Il nome potrebbe sembrare limitativo, ma si scopre subito che non lo è. Iniziato per soddisfare le necessità degli studenti ne ha in realtà estrapolato lo spirito, che con intuizione geniale, Charlie Mc Gregor ha lanciato a livello trasversale.
L’idea quindi è che lo spirito studentesco permanga poi per tutti per sempre, nella vita di tutti i giorni con tutto ciò che questo comporta in termini di entusiasmo, freschezza, curiosità.
TSH Firenze Lavagnini. Entro. Il luogo mi si presenta familiare, sicuramente accogliente anche se le proporzioni sono imponenti.
La proposta è operativa all’estero dal 2012, ed è forse l’unica che considera i parametri attuali proponendo di riempire i vuoti della società che, pur migliorando la qualità della vita da un punto di vista materiale, ha creato solitudine, paura, affanno, marasma.
Il sogno della città ideale, della qualità della vita come argine alle forme di violenza, ci riporta a Vitruvio, al Filarete con Sforzinda, alla Pienza di Bernardo Rossellino allievo di Leon Battista Alberti, genio multiforme che rapportò alla scala umana non solo l’edificio ma il contesto urbanistico; ancora a Vespasiano Gonzaga con Sabbioneta e per certi versi Populonia, l’unico comune “privato”, su cui tornerò volentieri in altra occasione.
Il concetto di città ideale ha sempre affascinato l’uomo e ora siamo di fronte a questa innovativa interpretazione, ancora più necessaria oggi dopo gli scempi perpetrati, pur per il nobile scopo di dare un tetto a tutti, a partire dai falansteri di buona memoria, alle periferie alienanti, solitarie, pericolose, squallide che ci feriscono, e feriscono chi le abita. Per dirla con Salvatore Settis si è riusciti quasi a distruggere, almeno per quel che riguarda l’Italia, un tessuto connettivo che risale agli insediamenti preromani.
Bene oggi grazie alla grande visione di questo giovane, visionario tanto quanto pragmatico imprenditore, possiamo affrontare la nuova era con una concreta possibilità di coerenza tra quello che ci attende in questo futuro presente e le aspirazioni dell’individuo.
Fondamentale poi il suo approccio che fa del riuso e del recupero di strutture esistenti “un must”. Mac Gregor non costruisce mai ex novo, ma ristruttura edifici preesistenti, abbandonati o no, comunque un peso per la Comunità. Come questo del Palazzo del Sonno.
Recepivo qualche flash di questa costellazione, via via durante la visita che mi sono goduta a Firenze. Mentre Cecilia Sandroni, che segue il progetto fin dagli esordi, guida d’eccezione mi pilotava all’interno dei tanti spazi individuati da una grafica e un design eccellente, mi rendevo conto che la struttura è concepita per accogliere, formare ma anche dare il là alla creazione di nuove opportunità, insomma per soddisfare le esigenze del singolo individuo nell’intero arco della vita. Una sorta di tutti per uno uno per tutti.
TSH Firenze Lavagnini è il primo, seguiranno ben presto altre due sedi ancora più grandi. In sostanza si tratta della rivisitazione del concetto di quartiere/paese rimettendo l’uomo al centro dell’attenzione. L’arco della vita quindi dal gioco al divertimento ai servizi, cito ad esempio le biciclette con tanto di meccanico “incorporato”, anzi è una lei, l’alimentazione, i corsi, coworking, collab, ospitalità, palestra, piscina, cucina comune e individuale, e “ooo” che scommetto diventerà un tormentone “out of ordinary” e altro ancora.
Artisti, designer, studenti, manager, artigiani, professionisti molto motivati agiscono ciascuno in autonomia pur collegati alla centrale operativa in Europa ad Amsterdam. Tante le sedi operative: Rotterdam, ad Amsterdam West, The Hague, Amsterdam City, e con il brand Melon District a Barcellona e a Parigi, L’Aia, Groningen, Eindhoven, Maastricht e in Italia si apriranno presto Bologna e Roma.
Il mega progetto prevede una rivoluzione culturale che per certi versi richiama i conventi, per il rapporto umano quotidiano, con attenzione alla meditazione invece che alla religione. Il tempo è volato grazie al fermento che questo centro di vulcanologia intellettuale e pragmatica sa trasmettere. Auguro buon lavoro a tutti, ai coworkers già in casa e a quelli ancora potenziali.
Lasciamo la parola a Charlie MacGregor, che non è nato in Italia ma è profondamente italiano nell’animo: “La mia speranza è che questo tipo di esperienza possa riaccendere lo spirito da studente che è in ognuno di noi, e tenerlo vivo il più a lungo possibile. Se il nostro ruolo apporta un contributo positivo nella comprensione e nella conoscenza dell’altro, allora davvero possiamo sperare di essere di aiuto per la costruzione di un mondo di pace.”
Charlie MacGregor, 41 anni, è l’amministratore delegato e il fondatore di The Student Hotel, una compagnia che ha come valori principali l’unità, l’inclusività e la responsabilità sociale. Il gruppo TSH ha previsto di possedere 65 proprietà ubicate in varie città europee nei prossimi cinque anni.