Oliviero Toscani. Ladro di Felicità a bordo della Pacifica

Sorprendo Oliviero Toscani in un attimo di pausa mentre si gode l’ineguagliabile focaccia genovese nel back stage del Sottoporticato dl Palazzo Ducale.
Sorridente ed elegante in una giacca color ruggine chiaro che indossa con grande disinvoltura, sprizza come sempre energia da tutti i pori.
Ora è il momento di dare un’ultima occhiata prima della preview, a “Ladro di Felicità” la mostra che celebra i 70 anni di Costa Crociere. Mai titolo fu più azzeccato e vedremo tra poco il perché.
Guida d’eccezione iniziamo intanto il giro con lui. Mi sorprende il percorso ribaltato rispetto a quello usuale. Entriamo da quella che normalmente è “l’uscita”. Mi fermo un attimo a leggere i pannelli con i testi ripresi dal catalogo.
Il Presidente Neil Palomba sottolinea che la mostra scaturisce dall’essenza della “filosofia Costa” e cioè fare felici i passeggeri, Luca Casaura il Senior Vice President svela l’idea semplice, come tutte le cose geniali, che sottende la mostra e cioè fotografare la felicità dei passeggeri di questa crociera emblematica, condivisa da Oliviero Toscani e il suo team mentre a Philip Daverio piace sottolineare il ruolo di magister del grande fotografo esercitato con una “classe” inusuale composta da 4500 persone tra equipaggio e passeggeri…
Lasciata alle spalle i potenti pilastri che sorreggono il palazzo, entro nella prima sala e mi trovo letteralmente sovrastata da un’immagine che occupando l’intera diagonale dello spazio, giganteggia sopra di me. Beatamente conchiusi nel loro attimo di felicità, una lei ed un lui, un po’ in là con gli anni, stanno per baciarsi sulla bocca.
L’impatto è magico… e la foto stampata su una fitta cortina fatta di fili, sbarra la strada. Non vedo varchi per continuare la mostra, né frecce. Rimango un attimo spiazzata. Devo affrettarmi però a a raggiungere il gruppetto con la mia “guida” prestigiosa… Dov’è finito? Non lo vedo più. Eppure a destra il percorso è chiuso, di qui non sono ripassati. Allora?
Se lo scopo di Flavio Arensi, Pier Bottazzi e Francesco Mandressi era quello di sorprendere, beh l’hanno indubbiamente ottenuto. Vedo ondeggiare la cortina, si apre tra i fili morbidamente un varco invitante, l’attraverso, ed eccolo lì il gruppetto che segue il percorso ora senz’altro più tradizionale. Gli schermi – cortina posizionati in punti strategici danno un ritmo di grande respiro e di continuità alla mostra che si offre al nostro sguardo scandita da questi punti focali.
Una felice intuizione la sottende dall’inizio alla fine, l’essere lo specchio che riflette le emozioni degli stessi crocieristi, essi stessi soggetto e oggetto di un momento di felicità. Toscani e il suo Team hanno raccolto centinaia di immagini ma non solo loro. Il work shop “Fotografare la Felicità con Oliviero Toscani” ha visto la partecipazione dei crocieristi stessi e alcune loro immagini, accuratamente selezionate, sono parte della mostra stessa.
I settant’anni, l’importante anniversario della Costa Crociere, inizia in effetti il 31 marzo di quest’anno a bordo della Costa Pacifica esattamente 70anni dopo il primo viaggio ufficiale di una nave passeggeri, la mitica Anna C. che salpò da Genova il 31 marzo 1948.
Oliviero Toscani e la sua importante equipe lasciano per questo l’amato quartier generale di Casale Marittimo in Maremma per salire a bordo. Come sottolinea giustamente Daverio nella presentazione, ogni Maestro – termine controverso e ambiguo ormai in italiano, usato e compreso raramente nella sua vera accezione, e questo è il caso, non può dirsi tale se non ha dei discepoli. Oltre a quelli canonici Toscani ne ha avuto in questo caso migliaia, gli stessi crocieristi con cui ha condiviso la traversata in questo ennesimo viaggio della felicità. Divertente e sicuramente alternativo il suo intervento a catalogo all’insegna del “non”, il suo personale manifesto del “non saper fare”, del “non sentirsi”, “del non saper nemmeno nuotare” un inno al ridimensionamento della sua figura così esposta, alla ricerca di una realtà lontana dai riflettori ma che comunque straborda da queste parole anche perché la negazione non è fisiologicamente recepita dalla mente.
Oliviero Toscani invece è, sente, percepisce, traduce ogni vibrazione. Le migliaia di foto scattate durante la crociera sono passate al suo severo vaglio, comprese quelle risultato del work-shop. Le 150 che vediamo al Ducale sono il corpus della mostra che comunque continua a bordo, costituendo come dice Luca Casaura una sorta di “Floating exhibition” di questa mostra che definirei esperenziale.
Flavio Arensi è riuscito a estrapolare l’anima della Costa Crociere, la vera protagonista di questa mostra e ha dato corpo ad una sana autocelebrazione molto efficace riportando l’arte nel suo alveo naturale, quello della comunicazione come dovrebbe sempre essere come afferma il grande Ernst H. Gombrich nell’incipit della sua fondamentale Storia dell’Arte che ha più appeal di un romanzo di avventure.
“Ladro di Felicità” curata da Flavio Arensi vede l’importante apporto di Peter Bottazzi e Francesco Mandressi.
L’inaugurazione con Luca Bizzarri, il Presidente della Fondazione di Palazzo Ducale che ha dato il Patrocinio come il Comune di Genova e la regione Liguria, Partner Canon, è stata un trionfo.
La mostra rimarrà aperta gratuitamente al pubblico fino a domenica 14 ottobre 2018 (con orario da martedì a domenica dalle ore 10 alle 20; giovedì dalle ore 10 alle 22).
www.palazzoducale.genova.it