Mostra in Senato per celebrare la Festa della Repubblica
Il 2 giugno, nel giorno in cui gli italiani celebrano la Festa della Repubblica, il Senato apre le porte di una mostra gratuita, inedita e suggestiva, che ricostruisce il lungo cammino, dal tardo Settecento alla società contemporanea, che ci ha trasformato da sudditi a cittadini dello Stato Italiano.
L’esposizione “L’Italia Costituzionale. Una storia per immagini dalle raccolte del Senato”, si potrà visitare fino al 10 giugno, con ingresso libero, dalle ore 10 alle 18.
A inaugurarla ieri il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati alla presenza del Presidente della Camera Roberto Fico.
Proprio il Presidente Casellati ha sottolineato: “La mostra offre uno straordinario ponte tra passato e futuro e anche un monito ai giovani: non si può affrontare il futuro senza solide radici nel passato.”
Ed è significativo che sia stata allestita proprio nelle sale di Palazzo Giustiniani, il luogo dove il 27 dicembre del 1947 è stata firmata la nostra Carta Costituzionale, di cui stiamo festeggiando il settantesimo anno dall’entrata in vigore.
La mostra ci permette di scoprire, attraverso documenti inediti, ritagli di giornale, ritratti, fotografie e libri antichi, le complesse fasi e i tanti passaggi che hanno portato alla nascita della nostra Carta Costituzionale, partendo dalle prime costituzioni pre-unitarie, (della Repubblica Cisalpina, dello Stato Pontificio, etc..) con un carattere locale, passando per lo Statuto Albertino, di cui è presente l’originale del 1948, prestato dall’Archivio storico di Torino.
La nostra storia, dunque, raccontata attraverso carte di grande valore storico e istituzionale, molte delle quali conservate negli archivi e nella biblioteca del Senato e per la prima volta esposte al pubblico.
Nella Sala Zuccari troneggiano in bella mostra anche le prime divise delle guardie in cui appare lo stemma del Senato, dove in un primo momento la S era sovrastata dalla corona dei Savoia.
Molto significativa anche la lettera originale con cui Vittorio Emanuele assumeva il titolo di re d’Italia, così come le pagine delle costituzioni provvisorie scritte nella difficile fase della transizione verso l’unità d’Italia.
Quell’unità simbolicamente resa dalla nostra bandiera. La mostra ci dà l’opportunità di vedere il primo tricolore italiano, della Repubblica Cispadana, dove le bande verde, bianca e rossa erano raffigurate orizzontalmente. Un reperto emozionante, proveniente dal Museo delle Bandiere di Reggio Emilia, che, dice Casellati: “ci inorgoglisce e commuove.”
Dunque una mostra per rileggere i passaggi che hanno portato alla nascita della nostra Costituzione, pensata dai padri costituenti per garantire saldamente la democrazia.