Il libro diventa il migliore amico estivo dei russi. A Mosca si leggerà all’aperto
“A Book is a Summer Friend” è la nuova campagna promossa dal governo russo per incrementare la lettura estiva nel Paese. Si tratta di un’iniziativa presentata in occasione di un incontro incrociato tra il Ministero della Scienza e della Cultura e la biblioteca del Gaidar Institute for Economic Policy – un centro di ricerca scientifica e di metodologia educativa –, che avrebbe come obiettivo primario riportare la lettura ad essere una «abitudine culturale», sradicandola dalla mera sfera individuale.
Infatti, sebbene la “non-lettura” sia in prima battuta una semplice decisione personale, è evidente come, soprattutto negli ultimi anni, sia diventata un fatto culturale, quindi sociale. Questo assopimento è stato preso dal potere mediatico che lo ha trasformato in una mini rivoluzione del mondo letterario: associazioni, editori e singoli individui hanno organizzato le più semplici ed efficaci iniziative letterarie e i social media le hanno rese dei casi virali.
Con questo spirito, il governo russo, in collaborazione con la Gaidar Library, intende installare a Mosca una serie di sale lettura all’aria aperta, per riportare a un alto livello l’attrattiva della “lettura estiva” su giovani e adulti. Il progetto ha molto del book-sharing, con cui abbiamo assistito al successo mondiale delle mini oasi di lettura cittadine, e l’ambizione di contrastare il grande limite che lo contraddistingue: la scarsa bibliodiversità.
Come dichiara a Publishing Perspective il portavoce del sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, l’iniziativa «permetterà ai residenti e ai turisti di leggere campioni gratuiti di libri di svariati generi in siti appositamente dedicati». Continua «se il lancio del progetto nella capitale avrà successo, si installeranno le sale lettura in altre grandi città, tra cui San Pietroburgo».
Dina Uniquel, la direttrice della Gaidar Library, mette in guardia dalla semplicità dell’obiettivo che l’organizzazione si è prefissata – ossia incentivare le persone a leggere in estate – e dichiara che si realizzerà solo grazie a un «lavoro con i lettori sia a livello individuale che organizzativo, attingendo sia al tempo libero che ai momenti di costruzione della conoscenza, all’interno delle biblioteche e all’esterno».
Federica Colantoni