Tra Referendum, Realtà, Celebrità e Sacralità
di Enrico Ferdinandi
Anche il matrimonio si adegua alle nuove tendenze, così ci ritroviamo a fare i conti con eventi mediatici che lasciano riflette poiché, oltre che sminuire la sacralità e l’importanza dell’unione e della congiunzione tra due persone che si amano, si ridicolizzano i valori più alti delle nostre culture e tradizioni.
Dopo l’evento del secolo, il matrimonio di William e Kate, a suscitare una certa attenzione è la notizia del matrimonio, rito civile, celebrato dalla rock star Vasco Rossi che ha celebrato l’unione tra l’ex velina Maddalena Corvaglia ed il chitarrista della sua band, Stefe Burns.
Oramai ogni evento della nostra vita sembra dover necessariamente rispondere alle regole del l’ostentazione. Fagocitati dal circuito televisivo e caduti nella trappola di seduzione di perversi meccanismi che tendono a valorizzare la mediocrità a discapito delle virtù che dovrebbero sorreggere la morale di una società sana e lungimirante: Questo è lo status quo nel quale viviamo.
Cittadini che rincorrendo gli ideali di celebrità e fama per uscire dalla mediocrità non si rendon conto che così facendo diventano ancor più mediocri, qual è la prospettiva futura? L’eredità che lasceremo ai posteri?
Macerie, macerie che proclameremo opere d’arte per non vergognarci del tempo perso a correr dietro l’illusione della fama e della ricchezza materiale. Sembra sciocco dover parlare di tutto ciò ma è giusto ricordare che un giornalista non dovrebbe solo informare e render noto, un giornalista vero dovrebbe esser la prima persona ad aprire un dibattito costruttivo che stimoli le menti permettendogli la creazione di un pensiero proprio su di un dato argomento: cosa che permette lo sviluppo di una società democratica e capace.
Per questo motivo è giusto ricordare l’insegnamento che negli ultimi giorni hanno rivolto ai giovani Giorgio Napolitano e Benedetto XVI: partecipare attivamente alla vita politica e sociale della propria comunità.
È per questo che vale la pena soffermarsi su certe notizie e porsi delle domande su ciò che ci circonda senza limitarsi a lasciarsi vivere passivamente, certo è molto più facile, ma provate a pensare con la vostra testa e vi renderete conto che facile non fa rima con appagante e che l’appagamento si raggiunge solo con il sacrificio e l’impegno civico e sociale.
Vale veramente la pena buttare ore ed ore davanti a programmi che parlano di gossip o cronaca nera o è meglio soffermarsi sul perchè il prossimo 13 e 14 Giugno si debba andare a votare per il referendum?
Se volete potete accendere la TV e non pensarci più, oppure potete leggere questo comunicato stampa:
Comitati referendari ancora insoddisfatti sull’informazione Rai dopo incontro con Marzano
Questa mattina i rappresentati del Comitato Referendario 2 Sì per l’acqua bene comune e il comitato Vota sì per fermare il nucleare hanno incontrato la dirigenza Rai nelle persone di Antonio Marano e Guida Paglia.
La dirigenza Rai, dopo le pressioni dei Comitati, ha ritenuto opportuno apportare alcune modifiche al servizio di informazione sui referendum del 12 e 13 giugno. Le tribune elettorali saranno spostate in momenti della giornata di maggior ascolto televisivo e verranno fatte puntate di approfondimento dei più seguiti talk show sui referendum.
Non sono state fornite risposte precise rispetto allo spostamento degli spot a carattere informativo nelle fasce di maggior ascolto, né sulla possibilità di mandare in onda le tribune referendarie in prima serata e non è stata in alcun modo assicurata la presenza di rappresentanti dei comitati promotori nei talk show.
I Comitati Referendari 2 Sì per l’acqua bene comune e Vota sì per fermare il nucleare ribadiscono la loro insoddisfazione per le scelte della RAI, che non garantiscono un’adeguata informazione sulla scadenza referendaria, e hanno pertanto deciso di chiedere un incontro urgente al Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza della RAI.