Maltempo: un morto e danni per mln di euro

Il maltempo continua a provocare seri danni in tutta la penisola italiana. Una vittima è stata registrata in Toscana dove un uomo è stato ritrovato all’interno della sua auto, completamente travolta dall’acqua, in località Chiarone, nel comune di Capalbio, in provincia di Grosseto. L’uomo non ha avuto nemmeno il tempo di reagire: la strada ha ceduto e l’auto è stata sommersa. La situazione è critica in tutta la regione, soprattutto a Firenze, tanto che il governatore della Toscana, Enrico Rossi, si è detto pronto a chiedere l’intervento dell’esercito.
Violenti nubifragi che hanno colpito anche la Liguria e quest’oggi anche in Umbria si registrano forti piogge, è da ieri mattina che piove senza sosta. Famiglie evacuate a Marsciano e a Orvieto quest’ultima è completamente sommersa dall’acqua; Fausto Galanello, consigliere del Pd dell’Umbria, ha affermato: “Orvieto e il suo territorio vivono una fase di pesante emergenza. Il nubifragio di questi giorni ha ingrossato e fatto straripare il fiume Paglia in più punti. La rendicontazione dei danni non è stata ancora avviata, ma la situazione appare fin da subito meritevole di una dichiarazione di stato di calamità naturale”.
Galanello ha poi affermato che: ”Tutti i ponti sul Paglia e sul Tevere da Allerona a Baschi risultano impraticabili. La città di Orvieto e’ isolata sia rispetto al casello autostradale che nella viabilità diretta ad Orvieto Scalo. Lo stesso ospedale è al momento non raggiungibile per la piena all’altezza del ponte dell’Adunata. Sono diverse le attività commerciali, turistiche ed industriali allagate in alcune zone pianeggianti”.
Il prefetto di Perugia, Vincenzo Cardellicchio, ha convocato il Centro coordinamento soccorsi, mentre i vigili del fuoco hanno evacuato diverse famiglie dalle loro abitazioni nella zona di Allerona, a Orvieto, a causa dell’esondazione del fiume Paglia.
Continua l’emergenza acqua alta a Venezia, dove la marea ha raggiunto i 102 centimetri sul medio mare, altezza fortunatamente inferiore alle previsioni di ieri sera che davano una possibile punta a 130. In Veneto si sono registrati molti danni, il il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è difatti pronto a chiedere lo stato di calamità. Il ministro dell’ambiente, Corrado Clini, ha però sottolineato che è fondamentale intervenire per prevenire i danni, non solo a fatto accaduto, queste le sue parole: “Bisogna lavorare tutti i giorni non solo quando viene la pioggia. Il nostro territorio è molto vulnerabile a questa situazione climatica, questi eventi non sono una novità”.
Situazione critica anche nel Lazio dove sono stati completamente allagati alcuni tratti di Montalto Marina e di Tarquinia Lido, sul litorale nord del Lazio, a causa delle forti piogge e della tracimazione del fiume Fiora. Il sindaco di Montalto di Castro ha disposto l’evacuazione di tutti gli abitanti della zona della marina, i vigili del fuoco della zona, che hanno quest’oggi salvato oltre 15 persone, hanno dichiarato che: “Il territorio di Montalto di Castro, da Vulci alla Marina, è sommerso da circa due metri d’acqua. Sembra tutto mare. Solo Montalto paese, trovandosi su un’altura, è in salvo”.
A Roma in queste ore il sorvegliato speciale è il Tevere, i vigili del fuoco, su disposizione della Protezione civile, stanno chiudendo gli accessi alle banchine. Secondo il Centro Funzionale regionale l’ondata di piena del fiume arriverà in città domani intorno all’ora di pranzo. Anche il fiume Aniene è costantemente monitorato in particolare nella zona della cosiddetta Tiburtina Valley, ovvero verso Roma sud, un’area fortemente industrializzata che due anni fa fu devastata proprio dall’esondazione dell’Aniene.
L’importanza della prevenzione, come ha affermato il ministro Clini, in una nazione come l’Italia, soggetta ha questo tipo di calamità naturali, è fondamentale, non solo per la sicurezza dei cittadini ma anche per l’economia, basti pensare che secondo Coldiretti: “sono numerose le aziende agricole che hanno registrato danni gravissimi alle strutture e alle cantine che sono allagate dove da poche settimane si era conclusa una vendemmia ottimale dal punto di vista della qualità. Danni anche per l’orticoltura, il florovivaismo e la zootecnia che rappresentano l’ossatura del comparto primario a livello provinciale”.
Enrico Ferdinandi
12 novembre 2012