Stop ai Voli Windjet: passeggeri nel caos. Tutte le associazioni di Consumatori annunciano battaglia
Dopo lo stop dei Voli Windjet deciso dalla stessa compagnia in anticipo rispetto alla data temuta, i passeggeri sono delusi, amareggiati, e taluni perfino inferociti, nei diversi aeroporti italiani, specie quello di Catania e di Roma Fiumicino, dove i viaggiatori bivaccano al Terminal 3.
Nella speranza di avere informazioni, si rivolgono ai desk di altri vettori o della Flight Care, dove il più delle volte le informazioni non arrivano o sono superficiali e pressaposchiste. Per tutti l’emergenza è quella di trovare un volo che possa far raggiungere casa o i luoghi di vacanza nei quali si aveva magari prenotati albergi o case in affitto.
Centinaia di passeggeri all’aeroporto di Catania sono rimasti fermi da almeno 18 ore ed alcuni da quasi 24 ore, senza sapere esattamente se e come partiranno. Tutti lamentano la carenza di informazioni, per non parlare dell’assistenza quasi inesistente o comunque insufficiente. Si cerca un alternativa e molti non accettano di buon grado il supplemento imposto per l’emissione di nuovi titoli di viaggio da parte di altri vettori, senza contare il fatto che diversi non hanno i soldi sufficienti per pagare le quote richieste, che nel caso di intere famiglie sono cifre importanti, se si considera che si aggirano tra i 60 e gli 80 euro a tratta.
Intano scoppiano anche le polemiche tra Enac e Alitalia, che replica alle dichiarazioni di Riggio dell’Enac, secondo cui avrebbe contribuito a creare il problema. Alitalia respinge le accuse e sottolinea il senso di responsabilità dimostrato nella vicenda, precisando che le Autorità erano a conoscenza delle difficoltà dell’operazione, a motivo degli inadempimenti di WindJet.
Ma a queste affermazioni segue la replica secca dell’amministratore delegato del gruppo siciliano, Stefano Rantuccio, per il quale <<le condizioni per l’accordo c’erano e ora Alitalia dovrà spiegare il fallimento delle trattative «innanzi alle competenti autorità giudiziarie>>.
Nella vicenda interviene anche Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, per il quale <<Pur senza entrare, per ora, nel merito della controversia, non può che destare perplessità il fatto che la rottura delle relazioni tra Wind Jet e Alitalia si stia determinando proprio nel mese di agosto, durante il quale scatta il cosiddetto “periodo di franchigia”, previsto espressamente dalla Regolamentazione del settore del trasporto aereo>>. Per Alesse si stanno producendo effetti dannosi sul piano dell’erogazione del servizio pubblico.
Il Ministro dello sviluppo economico, Passera ha convocato per martedì prossimo Windjet, Alitalia e l’Enac per cercare di dare sicurezza in primo luogo ai 300mila passeggeri in possesso di biglietto della compagnia siciliana e nel contempo dare una risposta ai lavoratori coinvolti.
Dure le reazioni delle associazioni dei consumatori, tra i quali spicca, per completezza quella della Confconsumatori, che proprio in questa stagione aveva confermato lo Sportello del Turista, servizio reso attraverso la Confconsumatori Sicilia, presieduta dall’avvocato Carmelo Calì, che è anche il responsabile nazionale Trasporti e Turismo dell’associazione, il quale in merito ha dichiarato:<<In una situazione di grave emergenza e in un periodo delicatissimo in cui i diritti dei passeggeri sono stati calpestati, piuttosto che fare tutto il possibile per una maggior tutela, al contrario si sta preferendo imporre ulteriori costi e balzelli vari>>.
Secondo Confconsumatori quello che sta accadendo in queste ore, a proposito della riprotezione dei passeggeri Wind Jet è un fatto gravissimo e non è tollerabile, perchè si sta approfittando dello stato di bisogno delle persone. L’associazione chiede quindi l’immediata cessazione di questa pratica commerciale, essendo cosa ben diversa dalla corresponsione di un piccolo supplemento, ma che spesso invece supera i costi del biglietto. L’Enac aveva parlato di un piccolo supplemento ma di fatto ci troviamo di fronte ad una vera e propria emissione di nuovi biglietti a prezzi di mercato. A cui si aggiunge la beffa dei costi di emissione che si stanno anche richiedendo ai passeggeri, con costi che si aggirano intorno a circa 100 euro a tratta.
Per Confconsumatori il piccolo supplemento deve essere determinato ed imposto a tutte le compagnie in una misura minima e comunque non superiore a 20 euro a tratta, e senza nessun costo aggiuntivo di qualsiasi tipo, ivi compreso quello per l’emissione dei biglietti.
Ma sul piede di guerra sono tutte le associazioni dei consumatori, contrari al supplemento richiesto, e Adusbef e Federconsumatori parlano di <<riprotezione scandalosa – denunciando anche – <<In questo modo l’immagine dell’Italia all’estero subisce un danno irreparabile>> la Federazione delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, aggiunge:<<Bisogna far funzionare il Fondo di garanzia, che esiste, e che viene alimentato dalle assicurazioni. Al momento questo Fondo, che dipende dal Dipartimento del Turismo, è attivo solo nel caso di rientri dall’estero di cittadini che hanno acquistato biglietti di compagnie in grandi difficoltà ma non si capisce come viene gestito>>.
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi lo definisce << un balzello assolutamente ingiusto, che viene richiesto a viaggiatori che si trovano in una situazione di necessità e che quindi hanno scarse o nulle possibilità di scelta. – prosegendo – vista la situazione di emergenza, la riprotezione su altri voli deve avvenire in modo totalmente gratuito per i passeggeri, e le Compagnie potranno poi rivalersi su Windjet per i costi sostenuti>>.
Sebastiano Di Mauro
12 agosto 2012