Sequestrati beni per 60 milioni di euro per indagini sanità lombarda
Nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri, che ha portato in carcere cinque persone, fra cui Daccò, il gip Vincenzo Tutinelli, accogliendo la richiesta dei pm Luigi Orsi, Laura Pedio, Gaetano Ruta e Antonio Pastore ha emesso i provvedimenti di sequestro di beni del faccendiere, accusato di aver pagato le vacanze a Formigoni, tra cui ville, hotel, quote di alcune società italiane ed estere ed il lussuoso Yacht fuoribordo Ferretti Navetta 33, attualmente ormeggiato nel porto di Ancona, ma anche mille bottiglie di vino pregiato per 300mila euro, attualmemte depositati presso la cantina del noto ristorante milanese Sadler.
Il tesoriere Daccò è accusato di aver distratto quasi 70 milioni di fondi dalle casse dalla Fondazione ma, come giustamente fa notare Roberto Formigoni ai giornalisti, “Nessuno deve precorrere i tempi di un eventuale giudizio, che spetta soltanto alla magistratura secondo le norme del diritto. La presunzione d’innocenza non è un privilegio, ma una certezza. Formigoni ha pure precisato:“Il dottor Daccò è un innocente incensurato”.
L’inchiesta ipotizza l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata a commettere reati, tra cui il riciclaggio di provenienza illecita, l’appropriazione indebita ai danni della Fondazione Maugeri, il cui denaro sarebbe stato dirottato su società costituite anche in Paesi off-shore, ma anche frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Sequestrati pure due conti correnti, quote societarie per 20mila euro e un’abitazione a Schinna Manna (Olbia), all’ex assessore Simone, anch’egli arrestato nell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri, cn l’accusa del riciclaggio di oltre dieci milioni di euro e un milione 300mila dollari.
Sebastiano Di Mauro
16 luglio 2012