Lecce, confiscati supermercati e case ad affiliato al clan Tornese
LECCE – La Direzione investigativa antimafia ha posto sotto sequestro un ingente quantitativo di beni immobili riconducibili a Giovanni Mazzotta, cinquantenne di Monteroni sospettato di aver stretto legami con il clan Tornese. Il provvedimento è frutto di un’indagine lunga e articolata, che nel 2011 aveva già portato le autorità a procedere con il sequestro anticipato dei beni. Durante la fase investigativa, gli agenti si sono concentrati sulla differenza tra i redditi dichiarati da Mazzotta e il patrimonio a lui riconducibile. Nonostante i numerosi ricorsi avanzati nelle varie fasi di giudizio, lo scorso 25 maggio la Cassazione ha definitivamente disposto il blocco dei beni, accogliendo in tal modo il provvedimento emesso quattro anni fa dal Tribunale di Lecce e dal Procuratore della Repubblica Cataldo Motta.
La lista delle proprietà confiscate comprende un locale commerciale a Monteroni, due abitazioni, la società GI.AN.CO. Srl con sede in via Umberto I, un villino di 7 vani e un terreno in Contrada Saetta, la società DENNIS Srl con sede a Leverano, un supermercato con insegna ‘Meta’, due supermercati con insegna ‘Gulliper’ (uno a Maglie e l’altro a Leverano), la società MI.CHE. Srl con sede a San Cesario di Lecce, il supermercato di via Cazzella a Leverano, il supermercato ‘Pam’ di via Martiri Neretini a Nardò, il punto vendita ‘Mondo Casa’ di via XXIV Maggio a Leverano e – nella stessa strada – il supermercato ‘Pam’ all’angolo di via Pantelleria. Il valore d’insieme dei beni finiti sotto sequestro supera il milione e mezzo di euro.
Davide Lazzini
7 settembre 2015