Una nuova forte scossa fa tremare tutto il nord
In serata molte delle regioni del Nord Italia hanno avvertito molto chiaramente la nuova forte scossa di terremoto che ha colpito l’Emilia alle 21.21. Il sisma, secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto una magnitudo 5.1. con epicentro tra i comuni di Novi di Modena e Mirandola, nel Modenese, a una profondità di 9.2 chilometri. Nei minuti successivi vi sono stati altre due scosse, una alle 21.30 con magnitudo 3.3, e una alle 21.34 con magnitudo 2.5.
A Milano e Padova tante persone sono scese in strada con la paura che ne potessero seguire delle altre. Nel pomeriggio di oggi se ne sono verificate diverse e la Protezione Civile, ha fatto sapere che sono state tutte con magnitudo tra 3.4 e 3.8, colpendo soprattutto i comuni di Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Cavezzo e Novi di Modena. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile. Non si hanno ancora notizie certe dei danni, ma la Protezione civile dell’Emilia-Romagna e le forze dell’ordine stanno verificando se il sisma ha causato feriti o nuovi danni. Pare che a Novi di Modena sarebbe crollata la torre dell’orologio. Ma l’unica cosa certa è la paura tra gli sfollati nelle tendopoli.
Proprio oggi il Commissario UE Johannes Hahn, in visita nelle zone colpite dal sisma con il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, aveva affermato: “Ci troviamo di fronte ad una catastrofe nazionale, la Commissione europea interverrà a favore delle zone dell’Emilia colpite dal terremoto con il fondo di solidarietà». Aggiungendo: “La situazione è estremamente difficile per le persone che hanno perso la casa e per quelle che temono di perdere il lavoro.
Non sono state fatte però cifre esatte, perchè la valutazione dei danni è ancora in corso, ma ha precisato: “posso dire che se si tratta di danni intorno ai 5 miliardi di euro, noi potremmo dare un aiuto nell’ordine di 150-200 milioni con il fondo di solidarietà”
Queste cifre, che saranno stanziate dall’UE sono fondo perduto e non devono essere restituite e serviranno a coprire i costi dell’emergenza. Inoltre Hahn ha dato un altra buona notizia dicendo:“I ministri per lo sviluppo rurale, inoltre, hanno deciso di stornare il 4% del fondo per lo sviluppo rurale e di stanziarlo a favore delle zone terremotate”. Quest’altra cifra è stata stimata intorno ai 100 milioni di euro.
Infine il commissario europeo, ha promesso anche che l’Europa non chiederà la restituzione dei fondi erogati per progetti europei non portati a termine a causa del terremoto.
Sebastiano Di Mauro
3 giugno 2012