Calcioscommesse: maxi blitz della Polizia 19 arresti, tra cui Mauri e Milanetto. Indagati Criscito e Conte
Alle prime luci dell’alba in un mega blitz gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (SCO) hanno cominciato ad eseguire 19 arresti e perquisizioni, sia in Italia che all’estero, nell’ambito dell’inchiesta “new last bet”, disposti dalla Procura di Cremona. Questa operazione segue la precedente, conclusasi lo scorso dicembre con altri 17 arrestati, tra giocatori ed ex giocatori di calcio. Ora l’inchiesta è passata alla fase due, in cui gli obiettivi sono i calciatori della serie A, coinvolti nelle combine che avrebbero determinato il risultato di alcune gare del campionato nella stagione 2010/2011.
Le perquisizioni non hanno risparmiato neanche la nazionale e la polizia all’alba ha fatto irruzione nel centro tecnico federale di Coverciano, dove Prandelli sta preparando l’Europeo, dove sembra sia stata perquisita la stanza dell’ex difensore del Genova Domenico Criscito, indagato, insieme con gli ex compagni di squadra Sculli e Kaladze, per la partita giocata dalla squadra rossoblù contro la Lazio.
Le accuse sono gravissime e gli indagati devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, ma maggiori dettagli saranno forniti nella conferenza stampa che si terrrà nella mattinata presso la Questura di Cremona.
Tra gli arrestati figurano il calciatore della Lazio Stefano Mauri e il calciatore del Padova Omar Milanetto, ma i provvedimenti restrittivi sono a carico di altri giocatori ed ex-giocatori risultati coinvolti nel fenomeno illecito del calcio scommesse, anche appartenenenti alla serie A, tra cui pare anche l’ex attaccante del Novara Cristian Bertani, che attualmente milita nella Sampdoria. Da alcune fonti risulta tra gli indagati anche Antonio Conte, il tecnico della Juventus, a cui la polizia a perquisito il suo appartamento di Torino in cerca di prove.
Sono in corso anche 30 perquisizioni domiciliari a carico di altri calciatori di serie A e B, tecnici e dirigenti società calcistiche coinvolti in altra forma per i reati contestati e che sarnno deferiti all’ A.G. in stato di libertà
Si stanno effettuando arresti anche in Ungheria nei confronti di 5 esponenti del gruppo criminale transnazionale, che fanno capo al boss singaporiano Tan Seet Eng, già arrestato lo scorso dicembre, in quanto ritenuto capo dell’organizzazione internazionale dedita al match fixing.
Putroppo quello che si pensava fosse una consuetudine di pochi, si sta rilevando sempre più un malcostume diffuso a vari livelli, che non sta risparmiando nessuno, in quest’inchiesta che si allarga a macchia d’olio e nella quale stanno rimanendo invischiati piccoli e grandi nomi. Qualcuno aveva ipotizzato un’altra estate calda per il calcio italiano, e quell’ipotesi ora non solo è diventata realta, ma ci si aspetta un clima sempre più rovente, che getterà ombre scure sul calcio made in Italy.
Sebastiano Di Mauro
28 maggio 2012